Ravioli al burro e salvia con pomodori freschi, tagliata di filetto di manzo, flan di cavolfiore e carciofi e babà per dessert. E’ questo il menù che Silvio Berlusconi ha scelto per i suoi ospiti a Villa Grande, dove è iniziato proprio verso l’ora di pranzo il vertice del centrodestra. Al tavolo, tra gli altri, oltre al padrone di casa, Berlusconi, Giorgia Meloni con Ignazio La Russa, Matteo Salvini, Lorenzo Cesa, Giovanni Toti e Maurizio Lupi.
I primi ad arrivare sono i fedelissimi di Forza Italia. Antonio Tajani, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni. Poi Giorgia Meloni, con Ignazio La Russa, a seguire Matteo Salvini. Poi i “piccoli”, i “cespugli” di una volta: Maurizio Lupi, Giovanni Toti, Lorenzo Cesa.
Sfilano in auto i leader di centrodestra sull’Appia antica, tutti riuniti a Villa Grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi che fu di Franco Zeffirelli. L’ex Cavaliere li ha riuniti tutti a tavola per un pranzo pre-natalizio. Ricco il menù, come abbiamo anticipato, ma il piatto principale è il Quirinale. All’indomani delle parole con cui Mario Draghi ha aperto a una sua candidatura al Colle, il centrodestra si trova a ragionare sulle prossime mosse.
Berlusconi è ancora il candidato della coalizione? “Non vediamo perché ci debbano essere dei pregiudizi nei confronti del presidente Berlusconi – osserva Lupi varcando il cancello della villa – Draghi ha detto che è un uomo al servizio delle istituzioni, ora grazie a Dio spetta alla politica. È il Parlamento che vota per il Quirinale”.
Le auto blu che li portano dentro si fermano tutte al cancello. Gli autisti devono scendere e citofonare per farsi aprire. Sono momenti preziosi per rubare una battuta ai partecipanti. Meloni abbassa il finestrino: “Siete contenti che vi facciamo lavorare di 23 dicembre, eh?”.
Dentro, verso le 13.30, il vertice inizia. Salvini ha portato del vino in dono a Berlusconi. “Io gli ho regalato del pesto senza aglio”, assicura Toti.
Fuori telecamere e taccuini. Piove leggermente, è umido e freddo. Una camionetta dell’Esercito a presidiare l’area. È una strada residenziale senza uscita, che degrada verso il parco regionale dell’Appia, più giù c’è la Villa dei Quintili. Sui pini e gli alberi della zona volano decine di pappagalli, beccano i frutti, le bucce cadono a raffica a terra insieme a qualche pigna, ‘bombardando’ i cronisti. Le telecamere provano a rubare qualche immagine. Esce un uomo della scorta di Berlusconi: “Ho visto che con la gamba avete bloccato la fotocellula del cancello”. Sorride, sa che sono qui per un fotogramma di Berlusconi: l’apparizione del padrone di casa varrebbe la giornata.
Al termine della riunione dei leader, in una nota diffusa alle agenzie si legge: “Il centrodestra affrontera’ unito tutti i prossimi appuntamenti istituzionali ed elettorali, dall’elezione del Capo dello Stato fino alle prossime elezioni amministrative e politiche, nel rispetto delle scelte fin qui compiute da ciascuna delle sue componenti, ma nella consapevolezza della comune responsabilita’ di rappresentare la maggioranza naturale degli italiani”. Belle le intenzioni. Staremo a vedere i fatti.