Il filosofo Massimo Cacciari è intervenuto su Radio Cusano Campus e ha commentato l’elezione per il Presidente della Repubblica.
“L’inghippo sta nel fatto che la questione del Presidente della Repubblica è strettamente collegata al Governo. Se non si mettono d’accordo sulla Presidenza va in crisi il Governo stesso. In questa logica la cosa più semplice sarebbe stata confermare Mattarella lasciando Draghi premier. Questa prospettiva sembra remota e quindi i partiti si trovano in questo colossale pasticcio. Devono fare un Presidente della Repubblica che non scontenti Draghi che sennò verrebbe delegittimato ed indebolito”.
Massimo Cacciari vede Casini futuro Presidente: “Se Enrico Letta dice che ha una sorta di intesa con Salvini vuol dire che si sono trovati d’accordo su Casini. La Casellati non potrebbe mai essere eletta a meno che il PD non impazzisca. L’elezione di Casini sarebbe un’altra bella vittoria per Matteo Renzi”.
Cacciari spiega il perché di questa ultima affermazione: “Renzi era il candidato di Casini da quel dì. È stato Casini ad imporlo come candidato nel collegio di Bologna qualche anno fa. Sono segreti di Pulcinella. Non faccio altro che dire le cose che sanno tutti. È abitudine di questa pseudo politica raccontare le palle”.
“È la prima volta che le questioni del Presidente della Repubblica e del Governo vanno avanti così strettamente. Se non trovano una soluzione rischiano, da un punto di vista di immagine, di fare un bis di quanto accaduto nel 2013 con Napolitano. Sono passati 9 anni dal grande discorso di Napolitano che, da Presidente eletto, disse alla Camera: “Vergognatevi, siete degli irresponsabili”. L’ha detto testualmente ed ora siamo nella stessa situazione. Non c’è dubbio che ad oggi c’è la volontà di qualche politico di tenere Draghi “prigioniero” a fare il premier per un anno per poi liberarsene”.