Quinto scudetto consecutivo per la Juventus. La matematica arriva davanti alla tv, al termine di Roma-Napoli. L’impresa firmata Allegri, Buffon, Dybala, Mandzukic, affonda le radici nei successi di Conte e ancora più indietro nel tempo: era dagli anni ‘30 che la Juve non vinceva cinque scudetti consecutivi. Un attestato di manifesta superiorità, almeno in Italia, con epilogo assolutamente imprevedibile dopo l’inizio shock. Vale la pena ripercorrere le tappe di un campionato emozionante, imprevedibile, da vera Juve. Con la vittoria di Firenze che certifica di fatto il trionfo e diventa il simbolo di una stagione follemente entusiasmante.
Un passo indietro, per riavvolgere il nastro fino alla prima giornata: Juve- Udinese 0-1, Thereau gela lo Stadium. Ci sono mille attenuanti: gli addii di Tevez, Pirlo e Vidal, la squadra rivoluzionata in nome del ricambio generazionale per aprire un ciclo. Infortuni pesanti e difficoltà nel trovare un sistema di gioco di riferimento non aiutano Allegri; e così la Juve perde gli scontri diretti contro Roma e Napoli, pareggia in casa contro Chievo e Frosinone e si ritrova ad annaspare nelle zone medio-basse della classifica. Lo scudetto sembra compromesso, almeno fino alla svolta del 28 ottobre: la sconfitta contro il Sassuolo segna il punto più basso della stagione, 12 punti in classifica dopo 10 giornate, Juve in crisi e Allegri a rischio. Andrea Agnelli parla di 14º posto inaccettabile, ma prima di mosse avventate salgono in cattedra i veterani.
Buffon e Evra scuotono il gruppo. “Alla mia età non mi va più di fare figure da pellegrini” sbotta il capitano, e lo spogliatoio diventa un muro di cemento. Il Sassuolo è lo schiaffo che rianima la Juve, proprio come la sconfitta 4-2 contro la Fiorentina del 2013. Altra squadra, stessa mentalità: dal derby contro il Torino la Juve vince e non si ferma più.
Superando il record delle 15 vittorie consecutive di Conte, arrivando alla mostruosa quota di 24 vittorie in 25 partite. I bianconeri allo Stadium battono il Milan (1-0 Dybala), la Fiorentina (3-1 Cuadrado, Mandzukic, Dybala), la Roma (1-0 Dybala) e soprattutto il Napoli nello scontro scudetto del 13 febbraio. Zaza firma la rete della vittoria e il sorpasso in classifica, una mazzata dalla quale il Napoli non si riprende più. La Juve continua a macinare punti, come un treno, rallentando solo a Bologna (0-0) per poi tornare a collezionare successi contro Inter, Toro, Milan al Meazza e Fiorentina al Franchi. Semplicemente più forti di tutti…
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