Per molti italiani residenti all’estero trascorrere le vacanze in Italia diventa quasi un miraggio. La loro presenza nello Stivale molto probabilmente sarà condizionata da fattori di carattere economico per gli effetti della pandemia che, uniti alla conseguente incidenza dei costi per il viaggio, renderanno assai difficile fare le vacanze nella Madre Patria. Non è certamente speculativo ipotizzare una notevole maggiorazione di tali costi.
Le vacanze in Italia spesso richiedono vere e proprie rinunce da parte delle famiglie. Quello dei connazionali all’estero con l’Italia è un legame che non si intende recidere, ma anzi rafforzare e perpetuare di generazione in generazione, senza che esso costituisca un peso.
In tal senso va vista nell’immediato la richiesta del nostro rappresentante all’estero, On. Massimo Ungaro, con la quale ha inteso proporre di eliminare per l’anno in corso l’obbligo del pagamento dell’Imu e della Tari.
Rimane tuttavia l’esigenza di eliminare in forma definitiva qualsiasi imposta che consideri la casa degli italiani all’estero, sotto tutti i punti di vista, non alla stessa stregua della casa degli italiani residenti in Italia.
Essa rappresenta l’unica dimora fisica ed affettiva sul territorio italiano, deve essere considerata come prima casa anche sotto il profilo fiscale.
Ci si augura che l’azione dei nostri rappresentanti all’estero riesca ad indurre il governo italiano a trovare una soluzione definitiva e permanente a questa giusta e sacrosanta rivendicazione.