Parla senza filtro e ne ha per tutti. Soprattutto per chi non riesce a dare a Roma una bella ripulita. “Roma è un disastro, una tragedia” dice Imma Battaglia a Radio Cusano Campus. Lei è la leader del mondo LGBT, oltre a essere direttrice del gay village ed ex consigliera comunale di Roma.
Il Gay Village sembra andare verso la chiusura una volta per tutte: “Noi chiaramente offriamo, e siamo molto orgogliosi di averla fatta, una infrastruttura e un lavoro internazionale. Abbiamo un grande successo, ma abbiamo dei costi altissimi”, spiega Battaglia, soprattutto perché si trovano a lavorare “in una città aggredita da una competizione assolutamente irregolare, tra commercio abusivo e altre cose simili”, dunque andare avanti diventa “molto complicato”.
La sindaca Raggi che fa? Niente, per ora. Imma è pronta a gettare la spugna. “Per quanto mi riguarda sarà l’ultimo anno, non si può più andare avanti così. Roma non se lo merita, o arrivano l’esercito e i carri armati a risolvere tutto oppure non si può andare avanti. Roma non può essere così abbandonata, così degradata, Roma deve essere l’immagine dell’Italia”.
Poi attacca Gianna Nannini, che dice che dice che la legge in Italia non la tutela, come lesbica. Battaglia non ci sta: “La sua posizione è tardiva. Da anni conosciamo le sue amanti e le sue fidanzate. Non ha mai fatto niente, ma dico niente, nessun tipo di attivismo per le lotte che noi abbiamo fatto, ora arriva e dice che la legge in Italia non la tutela. Ma chi sei, ma chi ti credi di essere? Se avesse avuto il coraggio di un Tiziano Ferro, probabilmente noi avremmo avuto una legge migliore. Ora dovrebbe stare zitta. Io sinceramente la trovo veramente fuoriluogo, spero che la gente la boicotti e non vada più ai suoi concerti. E’ ridicola, non puoi fare queste dichiarazioni politiche quando non hai mai fatto nulla, se non per te stessa”.
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