“Trump vuole parlare della situazione in Venezuela? Beh, eccomi qui”. Nicolas Maduro, dittatore venezuelano, nelle scorse ore, durante il discorso davanti all’Assemblea Costituente a Caracas, ha detto di volere un incontro con Donald Trump quando viaggerà a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri venezuelano, proprio dietro disposizione di Maduro, sta già lavorando alla organizzazione dell’incontro, in collaborazione con le autorità americane.
“Mi auguro che Washington cambi atteggiamento nei nostri confronti”, ha detto il dittatore, che non è disposto a retrocedere di un millimetro: sfida l’opposizione interna e il mondo intero. Ai leader sudamericani che lo hanno criticato ed osteggiato apertamente – Juan Manuel Santos, Mauricio Macri, Pedro Pablo Kuczynski – Maduro ha lanciato la sfida, proponendo un incontro al vertice per “vedersi faccia a faccia”, che deve essere organizzato d’urgenza dalla Comunita’ degli Stati di America Latina e i Caraibi (Celac), per “restituirci il rispetto che ci e’ dovuto”.
Ciò che sta accadendo in Venezuela è sotto gli occhi di tutti, ItaliaChiamaItalia da settimane, mesi ormai sta seguendo l’evolversi della situazione nel Paese sudamericano.
Il numero dei morti continua a salire. Sulla stampa italiana abbiamo letto le testimonianze dei nostri connazionali che non ce la fanno più a vivere in una nazione che è di fatto in piena guerra civile; sono tanti gli italiani in Venezuela costretti a passare le proprie giornate chiusi dentro casa, per non rischiare di essere uccisi dai mercenari di Maduro, da una pallottola impazzita, da una granata. E’ guerra vera per le strade di Caracas e di altre città venezuelane, mentre il mondo ancora resta a guardare, una comunità internazionale incapace di incidere davvero, impotente davanti a ciò che sta accadendo. #SOSVenezuela
VENEZUELA CON MADURO VERSO UNA DITTATURA, BISOGNA AGIRE SUBITO!
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