Molti forzisti ne vociferavano da mesi: il presidente Silvio Berlusconi doveva avere un asso nella manica per continuare a mostrarsi ottimista su una sua coalizione moderata nonostante i diktat di un Salvini sempre più aggressivo. Quale sarebbe stata la sua trovata per ricondurre il suo popolo a riconoscerlo come unico leader e federatore possibile? E liberarlo dalle manovre leghiste?
Ancora una volta il Presidente ha stupito e disorientato, dimostrando a partiti e partitini di essere sempre un inventore, un abile e ardito costruttore di imprese, in economia come in politica. Innanzi tutto ha chiamato Movimento la sua nuova creatura, appunto il Movimento animalista, seguendo la scia di chi ha puntato sulla distanza dai partiti per avere consenso; poi l’ha affidata alle cure dell’onorevole Brambilla, da anni sensibile e combattiva su questi temi. Infine, ciliegina sulla torta, dinanzi al pubblico chiamato ad assistere alla proclamazione della nascita del Movimento, ha imbastito un discorso improntato alla salvaguardia e alla difesa di tutte le specie animali con un fervore quasi religioso, concludendo il “comizio” con le parole di Madre Teresa di Calcutta.
Un genio, il nostro Presidente. In un colpo solo, ha ridimensionato Salvini che dovrà andare ad Arcore col cappello in mano, visto che i sondaggi prevedono un balzo dei favori alla nuova alleanza di almeno il dieci per cento. Auguri, Presidente!
*responsabile nazionale dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia
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