Quando si scopre la corruzione sotto varie forme, ivi comprese le vere e proprie ruberie, i partiti sembrano una schiera di educande verginelle, gridano allo scandalo e lanciano anatemi verso i corrotti. In questa squallida sceneggiata, primeggia come al solito il Pd, proprio quel partito che discende dal PCI, l’incorruttibile partito che si vanta di accomunare i migliori sotto il profilo morale, ma che fu foraggiato per anni dall’URSS e nella stagione di tangentopoli se la cavò per il rotto della cuffia, o meglio, fu salvato a tutti i costi inventando fantasiose storie, come quella relativa alla "smaterializzazione" di un valigia.
E’ arcinoto, infatti, l’episodio di una valigia piena zeppa di denaro portata presso la sede nazionale del PCI e della quale non si seppe più nulla; misteriosamente si volatilizzò e nessuno vide più il prezioso contenuto. Può sembrare strano, ma è quanto accertò l’organo inquirente. Quello che inquieta è che la Santa Sede fin ad oggi non lo ha menzionato questo episodio tra i miracoli.
Stupisce, o meglio indigna, che i discendenti dei comunisti siano sempre distratti: nei vari scandali del magna magna il partito non sa mai nulla e condanna a priori i malfattori, anche quando questi sostengono che i soldi servivano per il partito e/o per le campagne elettorali.
Orbene, visto che "cca’ nisciuno è fesso" vorrei sapere per quale motivo le segreterie di partito non si siano mai chieste da dove arrivasse la valanga di denaro per le campagne elettorali. Ma come, certi partiti vogliono governare il Paese e poi non si accorgono che spendono molto di più di quanto "legalmente" ricevono? Non si accorgono che alcuni loro autorevoli rappresentanti spendono, magari solo per la campagna elettorale, più di quanto realmente non dispongano? Basta solo fare un raffronto tra uscite ed entrate e, se non lo si fa, come si dice "gatta ci cova". Anche il denaro che viene dato al singolo per finanziare magari solo la sua campagna elettorale alla fine non va nel calderone del partito? Abbiamo moralisti da strapazzo o più semplicemente ridicoli mentitori che hanno sposato in pieno il detto "non c’ero e se c’ero dormivo".
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