Premiati quattro brevetti made in Italy a Expo Dubai. Sul Giornale di Brescia si legge: “L’innovazione italiana nei settori agritech e agrifood, cybersecurity, green tech e scienze della vita è stata protagonista dell’Intellectual Property Award, la competizione dedicata ai brevetti italiani e andata in scena al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai”.
“Organizzata in collaborazione tra il Ministero per lo Sviluppo economico e la rete di università di ricerca Netval, consorzio di 62 istituti di istruzione nazionali, la sfida ha visto in gara venti invenzioni: premi sono stati assegnati in quattro categorie. Nel settore agritech e agrifood il premio è stato vinto da Università degli Studi di Padova con l’invenzione «Peptidi con attività fitosanitaria», soluzione per ridurrei danni dovuti alla tossicità dei composti pesticidi. Nel settore cybersecurity a trionfare è stata ancora l’Università degli Studi di Padova con l’ invenzione «Ipognac», tecnologia innovativa di crittografia quantistica”.
“Per quanto concerne invece l’ampio ambito dedicato alla tecnologia ad ampio spettro il riconoscimento è stato ottenuto dall’Università degli Studi di Bologna grazie a «Re-paper: silica riutilizzabile per decontaminare polpa di carta riciclata», che promette di trasformare il settore del riciclo della carta. Infine – continua il quotidiano – nel segmento Life Science il premio è stato vinto dall’ Università degli Studi di Torino con il progetto «Complesso chimerico e le sue applicazioni terapeutiche nel trattamento del cancro e delle metastasi», innovazione che ha un grande potenziale nella lotta al cancro”.