“Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali”. (Immanuel Kant)
“I cani ci insegnano ad amare; i gatti ci insegnano a vivere”. (M. Malloy, aforista)
“Tra tutti gli animali l’uomo è il più crudele. È l’unico a infliggere dolore per il piacere di farlo”. (Mark Twain, scrittore statunitense)
“I migliori amici dei bambini sono gli animali, hanno molto in comune. Entrambi non conoscono l’egoismo, l’invidia, la cattiveria che l’uomo adulto possiede”. (Rosa di Lernia, aforista)
“Amare un animale significa riflettersi in uno sguardo che si aspetta tutto da te, che ti chiede una carezza, che ti porta sorrisi e nobili emozioni. Tutto ciò che ti chiede in cambio è l’amore”. (sconosciuto)
AMATRICE, UNA STORIA MERAVIGLIOSA
L’amore per gli animali è un nobile, meritevole sentimento di noi umani. Ammetto che la mia riflessione di oggi non solo è romantica, ma anche smentita, a volte, da insopportabili atrocità, nelle cronache quotidiane. Tuttavia desidero raccontarvi una meravigliosa storia di amore, di un’anziana signora verso la sua gattina: ha già fatto il giro del mondo, ma – amante come sono degli animali – raccolgo il suo ennesimo appello e ve lo trasmetto, con tutto il cuore.
La signora Marina Torreti é una vittima – per fortuna sopravvissuta – del terremoto che colpí Amatrice. Il marito morì nel crollo della loro casa, in piena notte. Non riuscì a mettersi in salvo. Lei – anziana – ci provò, allarmata dal miagolio delle sue gattine, Sissi e Nina, che evidentemente avevano avvertito in anticipo l’arrivo del sisma. Erano le 3.36 del 24 agosto 2016.
SEPPELLITA PER OTTO ORE…
Marina dal terzo piano della sua casa riuscì a scendere fino in cucina, ma non ad aprire il portone di casa: restò seppellita sotto le macerie. Per otto ore. Fu salvata dai lamenti delle gatte, che attirarono l’attenzione dei soccorritori. Nina si salvò con lei, di Sissi invece non si sa più nulla.
Marina è convinta che sia viva, lotta con tenacia, nella speranza di ritrovarla. Vorrebbe incontrare Michela Vittoria Brambilla, che molto stima, e spera “con tutto il cuore” di essere contattata da chiunque possa darle una speranza. “Sissi mi ha salvato la vita e vorrei riabbracciarla!”.
Le hanno detto che la gattina era con lei, quando Marina è stata finalmente ritrovata e salvata da Agostino – uno degli eroici soccorritori – un volontario che scavò per ore, a mani nude, guidato dai gemiti.
L’APPELLO PER RITROVARE SISSI, CHE LE SALVO’ LA VITA
Non conosco la Brambilla, spero che legga questa pagina di diario e possa intervenire. Finora il maggior riferimento per lei é stata una bravissima inviata della Rai, Isabella Di Chio, che ha vissuto da quel terribile giorno di agosto fino a poco tempo fa, ad Amatrice, per raccontare le sventure e le speranze di aiuto (disattese, come purtroppo si sa, dal governo) dei terremotati. E così Marina è diventata amica di Isabella, eccellente cronista, che scrupolosamente ha raccontato anche questa singolare vicenda.
Certo la storia di Marina e delle sue gattine non é né la più dolorosa né la più drammatica, tra quelle che abbiamo conosciuto, seguendo le tragedie di Amatrice e degli altri paesi colpiti dalle scosse di terremoto. Ma se qualcuno può raccogliere l’appello…
Siamo in tanti, ad amare gli animali, e sappiamo bene quanta importanza abbiano per coloro che gli animali li amano e li curano, li proteggono e non vorrebbero mai perderli e rinunciare al loro affetto e alla loro compagnia. Fiduciosamente mi rivolgo a tutti, non solo a chi adora gli animali. Marina non si arrende. Chissà!
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