Il caso del Qatargate è un fatto veramente grave. Degli eurodeputati hanno ricevuto soldi dal Qatar. Un esempio è l’ex-eurodeputato di Articolo 1 (e precedentemente del Partito Democratico) Antonio Panzeri che è stato beccato con valigie piene di banconote. Anche altri europarlamentari, come l’ormai ex-vicepresidente dell’Europarlamento Eva Kaili, sono stati beccati “con le mani nella marmellata”.
Ora, i soldi ricevuti dagli europarlamentari sono soldi qatarioti. Il Qatar è un Paese con rapporti ambigui con il terrorismo e con l’ISIS e non è certo una realtà democratica. Il Qatar ha fatto questa operazione di corruzione degli europarlamentari per manipolare di fatto le istituzioni europee. Non ha dato i soldi per generosità verso i parlamentari europei, ma per fare lobby nel Parlamento Europeo. Il denaro diventa così uno strumento di corruzione e di ricatto. Questo è gravissimo e dimostra che le istituzioni europee non sono esenti dal lobbismo di potenze esterne.
Come ha fatto lobby il Qatar, la stessa cosa può essere fatta anche da altri, come (per esempio) la Cina.
Un’altra considerazione deve essere fatta. La sinistra si è sempre detta per i diritti di tutti. Basta pensare alla questione degli omosessuali, la quale è a lei tanto cara. Però, i suoi europarlamentari hanno ricevuto i soldi da un Paese le cui autorità perseguitano gli omosessuali e le varie minoranze. Dunque, vi è anche una grande ipocrisia in certi slogan.
Questa commistione tra islamismo e sinistra è veramente preoccupante. Per anni, la sinistra ha fatto la mangiapreti, in nome della laicità. Ora, quella stessa sinistra mangiapreti ha deciso di scendere a compromessi con quel medesimo islamismo che è antitetico rispetto ad una visione laica dello Stato. Qui sta la grande ipocrisia.