Luigi Scaglione, presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, in un articolo su Cronache di Salerno scrive: “In questi tempi di post crisi, si deve stringere sempre più il rapporto tra la Basilicata ed i suoi Lucani nel Mondo, ma direi meglio, tra gli Italici e gli Italiani nel Mondo grazie alle azioni messe in campo negli ultimi anni ed agli eventi sollecitati ed organizzati in maniera attiva e funzionale per garantire un processo di conoscenza e di valorizzazione della terra lucana in maniera sinergica con le associazioni ed i loro protagonisti”.
“Quindi è partita da qui e dalla reale condivisione di progetti riguardanti il Turismo di ritorno ed il Turismo delle radici incardinate nelle azioni promosse attraverso il Ministero degli Affari Esteri ed il CGIE, la spinta che ha portati già da qualche tempo, gruppi di turisti originari, discendenti o addirittura nati qui ed emigrati all’ estero, a visitare la nostra regione. Alla pari di quanto accaduto in Molise, Puglia, Abruzzo”, prosegue Scaglione che passa in rassegna le iniziative portate avanti in questo senso.
“Investiamo su quel turismo delle origini, su quel turismo di ritorno che, negli anni, si è trasformato in una vera e propria industria specialmente nell’antica Europa dalla quale originano gran parte degli emigrati nelle Americhe, in Australia e in altri Stati. Portiamo anche qui quel turismo che cresce grazie al bagaglio emozionale di coloro che, dopo aver scoperto le proprie origini e dopo aver visitato i luoghi natii dei loro antenati, con affetto e devozione restano legati a quei paesi e a quelle comunità che sono in grado di catturare i loro cuori. Infine, rispetto alla questione Sud verso il 2030, nel rapporto presentato dal Ministro Peppe Provenzano c’ è un capitolo sulla necessità di costruire “un’ alleanza tra chi è al Sud e chi dal Sud è andato via”. Su questa strada il nostro Sud deve incamminarsi”, conclude Scaglione.