Sono tre le ipotesi formulate dalla Polstrada sulle cause dell’incidente che ha coinvolto un pullman con 23 passeggeri, cinque dei quali sono morti, sull’Autostrada A13: un guasto tecnico, un colpo di sonno dell’autista o un malore. ‘Quest’ultima, al momento, e’ la meno accreditata’ ha sottolineato all’ANSA il comandante della Polizia Stradale di Padova, Carmine Tabarro.
L’incidente e’ avvenuto dopo circa nove chilometri dall’immissione nello svincolo che dalla A13 porta alla A4, un centinaio di metri prima di una curva e del ponte di San Nicolo’. Il pullman si e’ infilato in un varco tra due guardrail in acciaio e ha finito la propria corsa adagiato sul fianco destro dopo essere scivolato giu’ per una cinquantina di metri, vicino allo scolo che separa la recinzione di un’abitazione privata.
Sul pullman oltre all’autista, rimasto lievemente ferito, viaggiavano 22 persone: cinque quelle decedute mentre altre cinque sono ricoverate in gravi condizioni all’ospedale di Padova. Tutti gli altri, ex militari e familiari, sono stati portati anch’essi con le ambulanze nel nosocomio della citta’ euganea. Il tratto della A13 e’ stato chiuso per circa due ore per consentire ai mezzi della Polstrada, dei Vigili del Fuoco e alle ambulanze di muoversi liberamente. Il pullman, secondo quanto riferito da Tabarro, era partito nella notte da Aprilia (Latina) e aveva fatto una tappa circa un’ora prima in un’area di servizio del bolognese. A chiamare i soccorsi sarebbero stati alcuni passeggeri, gli unici testimoni di quanto e’ accaduto. Sembrerebbe infatti che al momento dell’incidente non ci fosse alcun veicolo in transito su quel tratto di autostrada.
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