In Puglia il centrodestra ha deciso di passare all’attacco. Dopo i fatti ben noti che hanno visti protagonisti il sindaco di Bari Antonio Decaro e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il centrodestra pugliese ha deciso di fare mettere all’ordine del giorno una mozione di sfiducia contro quest’ultimo.
La giunta regionale pugliese è nel caos più totale, tra assessori indagati e defezioni. C’è stata anche la defezione del Movimento 5 Stelle, il quale pure ha sostenuto Emiliano.
Emiliano è balzato all’attenzione delle cronache per avere detto di avere portato Decaro nella casa di una sorella di un boss locale e di averlo affidato a lei. Ha detto ciò pubblicamente. Il fatto avvenne quando Emiliano era sindaco di Bari e Decaro era un suo assessore. Da quel momento, la giunta regionale è finita nel caos più totale.
Alcuni assessori sono finiti nella bufera per delle inchieste e sono stati costretti a dimettersi. L’uscita del Movimento 5 Stelle ha indebolito ulteriormente la giunta. Emiliano cerca di operare un rimpasto ma sembra che ciò vada a rilento. La giunta pugliese sembra paralizzata. Oltre al Movimento 5 Stelle, anche altri esponenti della maggioranza se ne sono andati. Se n’è andata la consigliera Titti De Simone, la quale si è detta contraria al sostegno del Partito Democratico a Vito Leccese come candidato sindaco.
De Simone voleva che il Partito Democratico sostenesse l’avvocato Michele Laforgia, candidato scelto dal Movimento 5 Stelle e dalla sinistra.
Se n’è andato anche l’ex-fedelissimo di Emiliano, il consigliere Giuseppe Tipputi, della lista civica Con, lista del presidente della Regione Puglia.
L’opposizione di centrodestra ha sedici seggi su cinquanta nel Consiglio regionale. Se anche il Movimento 5 Stelle, Azione, Italia Viva e i vari fuoriusciti dalla maggioranza votassero la mozione di sfiducia, Emiliano cadrebbe.
Certamente, la vicenda è triste. Un ex-sindaco (divenuto poi presidente della sua regione) che dice di avere portato un suo assessore in casa della sorella di un boss è qualcosa di inaudito. Se avesse taciuto, avrebbe fatto almeno una figura migliore. Forse, la stessa leader del Partito Democratico Elly Schlein avrebbe dovuto dire a Emiliano di farsi da parte.