In Puglia, la mozione di sfiducia contro il presidente Michele Emiliano – presentata dal centrodestra – è stata respinta. Alla fine, il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle si sono ricompattati e hanno votato contro la mozione.
Emiliano esce rafforzato nei numeri in Consiglio regionale, ma politicamente non sta messo poi così bene. Un presidente di regione che dice apertamente che, quando era sindaco della città capoluogo, fece visita alla casa della sorella di un boss e portò lì un suo assessore per “affidarlo” alla padrona di casa non fa una bella figura. L’assessore in questione succedette ad Emiliano alla guida del Comune di Bari nel 2014.
Oggi Elly Schlein grida allo scandalo per quello che sta accadendo in Liguria e chiede le dimissioni del presidente della Regione Giovanni Toti. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe fa lo stesso. Al contrario, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha mostrato una posizione più garantista verso il presidente ligure e questo gli fa onore. Infatti, finché non ci sarà una sentenza di condanna definitiva, Toti è da definirsi un presunto innocente.
Elly Schlein, Giuseppe Conte e soci non dicono nulla riguardo ad Emiliano. Conte è stato quello che prima ha fatto uscire il Movimento 5 Stelle dalla Giunta di Emiliano, per poi rimangiarsi tutto, visto che il suo partito ha votato contro la mozione di sfiducia.
Se avesse una posizione coerente, Elly Schlein chiederebbe a Emiliano di dimettersi. Sul piano giudiziario, non ci sono provvedimenti contro il presidente pugliese. Però Emiliano ha fatto una figuraccia sul piano politico.
Se quello che sta accadendo in Liguria non è una bella cosa (e serviranno dei chiarimenti) quello che sta accadendo in Puglia è una delle peggiori pantomime di una politica che si sta dimostrando mediocre, una politica centrata su se stessa e non sul bene dei cittadini. Si spera che i cittadini pugliesi tengano conto di ciò alle prossime elezioni regionali.