Tra le prime modalità di testing proposte dalle aziende della Rete, alcune derivano direttamente dal commercio fisico, come ad esempio l’offerta di campioni gratuiti del prodotto (i famosi “campioncini” di profumi, detersivi o cosmetici). L’online ha fatto propria questa tendenza e, ad oggi, sono sempre maggiori i siti che accorpano una selezione di campioni in prova, divisi per categoria e per settore, dalla cosmetica ai prodotti per animali, fino al food. Questa nuova attività di marketing si chiama “sampling” e le piattaforme dedicate danno modo di aderire alla campagna semplicemente completando un breve quiz o questionario. Quest’ultima, di fatto, è una strategia per acquisire i dati dei consumatori, come ad esempio la mail e i dati anagrafici, sempre previo consenso informato e con la finalità ultima di attivare un percorso in crescendo verso la fidelizzazione.
Le prove gratuite nel campo dei servizi non sono però possibili in ambito fisico, ed è proprio qui che il web si manifesta in tutte le sue potenzialità innovative. Tramite Internet, infatti, anche il mondo dei servizi telematici si è aperto alla possibilità delle prove gratuite, in settori che spaziano dall’intrattenimento alle lezioni a distanza. Il funzionamento delle prove gratis è molto semplice: la registrazione è sempre obbligatoria, anche perché l’investimento economico aziendale nelle campagne di testing, sebbene di lieve entità, deve poter generare un qualche ritorno in termini di profitti. L’acquisizione dei dati in fase di adesione, come si è anticipato, è infatti utile al targeting ma anche e soprattutto a incuriosire sempre di più l’utente, con promozioni mirate che lo convincano, oltre che a comprare nell’immediato, a restare e a diventare un cliente “top”.
Tra le prove gratis più diffuse ci sono quelle a tempo, come nel caso del testing di videogame di imminente uscita, di cui vengono rilasciate versioni incomplete oppure integrali ma con scadenza, ai termini delle quali il giocatore può scegliere di ultimare o meno l’acquisto del titolo. Anche i free spin casino, nel comparto del gioco a distanza, sono delle modalità molto simili di prova gratis: si tratta di giri free alle slot del palinsesto dell’operatore legale a distanza, rilasciati come un credito virtuale previa registrazione dell’utente maggiorenne. Un po’ come accade nel caso delle tv in streaming come Infinity +, delle piattaforme di contenuti audiovisivi come Youtube Premium, o di quelli multicategoria come Amazon Prime. In tutti questi casi il cliente può decidere se rinnovare l’offerta e aderire con la sottoscrizione di un abbonamento, oppure no. Talvolta le prove gratis sono un’opzione proposta da insegnanti qualificati all’interno delle principali piattaforme di e-learning, e assumono le caratteristiche delle classiche lezioni di prova, che rimandano, ancora una volta, alla sfera delle attività fisiche di tutti i giorni.
Questo è ciò che accade anche in un’altra delle soluzioni di contenimento del rischio economico proposto dalla Rete, ovvero il “prova ora, paga poi”, che rappresenta un passo avanti rispetto ai semplici pagamenti rateizzati. In realtà già la possibilità di pagare nelle famose “comode rate” è stata messa a disposizione dalle aziende di e-commerce e servizi online, anche grazie al tramite di intermediari di pagamento come, su tutti, il popolarissimo PayPal. Se il wallet dispone di un programma chiamato “Paga in 3 Rate”, a costo zero e, soprattutto, senza interessi o spese aggiuntive, sono numerosi gli operatori dei vari comparti che hanno seguito questa scelta doppiamente vantaggiosa – per utenti e imprese, talvolta aggiungendo anche qualche altro benefit in più.
Un esempio su tutti, a cui ancora una volta ha dato il via un colosso del commercio elettronico, ovvero Amazon, si basa sul pagamento posticipato a fronte di una prova. In poche parole, il “buy now, pay later” consente di ricevere a casa la merce prescelta, provarla e poi decidere se trattenere o meno. Quella che non è di gradimento viene rispedita senza spese aggiuntive e l’utente si risparmia la trafila del reso, peraltro poco agevole anche per lo stesso e-commerce. Alla fine dei conti, dunque, o vantaggi di questo meccanismo sono duplici, così come lo è di fatto il marketing.