Nel suo primo discorso da segretario del Partito Democratico, Enrico Letta ha riproposto lo ius soli. Lo ha riproposto come priorità. Ora, sembra di rivedere un film vecchio e già visto molte volte. Con tutto il rispetto per le persone iscritte al Partito Democratico, rispetto che è sempre cosa dovuta, sembra quasi che la sinistra viva in “un mondo a parte”, rispetto a quello che si vive nella reale situazione. Infatti, se il centrosinistra capisse che i veri problemi dell’Italia sono altri non riproporrebbe lo ius soli.
I veri problemi dell’Italia sono rappresentati dal Covid, dalle aziende che chiudono, dalle famiglie che non arrivano più a fine mese e dal conseguente aumento della povertà, dalla disoccupazione che cresce a ritmi galoppanti, dalle infrastrutture che non si fanno, dalla giustizia che non funziona e dal prodotto agroalimentare made in Italy che è bistrattato in Europa. Gli italiani aspettano risposte riguardo a questi temi.
C’è tanta gente che soffre parecchio. Basti pensare ai ristoratori che hanno perso molti introiti. Il Covid ha peggiorato la situazione anche a livello sociale. Basti pensare all’aumento dei casi di violenze domestiche e di femminicidi. Pensiamo anche ai nostri ragazzi, che in questi mesi hanno dovuto rinunciare al contatto con gli amici e alla scuola, cosa che rischia davvero di creare in loro contraccolpi psicologici veramente gravi. Le nozioni possono essere apprese con la DAD (Didattica a distanza) però i rapporti umani (che non sono meno importanti) mancano.
Riproporre lo ius soli dà l’impressione di scarsa comprensione della reale situazione (una situazione che è da definirsi drammatica) e non contribuisce certo ad unire il Paese, dato che il tema è anche divisivo. Letta avrà certamente riproposto lo ius soli per ricompattare il suo partito e la sua coalizione. Ma il bene del Paese è ben altra cosa e quello dello ius soli non è certo un tema prioritario per l’Italia, soprattutto in questo momento.