Il fondo salva-Stati permanente Esm (European Stability Mechanism) diventera’ operativo il mese prossimo e, secondo una bozza delle sue linee guida, destinera’ almeno il 15% della propria capacita’ massima di credito, pari a 75 miliardi su 500, all’acquisto di titoli di ‘alta qualita” con un rating minimo di AA. I titoli acquistati saranno emessi da Paesi, banche centrali e istituzioni internazionali ed evidenziano una linea d’investimento ‘prudente’. ‘La politica di gestione del portafoglio da parte del Fondo dovra’ contribuire a dare credibilita’ ed efficacia all’Esm e dovra’ essere attuata in modo prudente’, recita la bozza, aggiungendo che il Fondo potra’ in futuro diversificare anche in titoli bancari.
Gli investimenti saranno divisi in tranche a breve termine, e tranche a medio-lungo termine. Su quest’ultima scadenza l’Esm potra’ subire una perdita massima del 2% l’anno, secondo le linee guida. La prima riunione del Board del nuovo fondo permanente e’ stata convocata per l’8 ottobre a Lussemburgo a margine dell’Eurogruppo. L’Esm nasce con un capitale proprio di 700 miliardi (di cui 80 versati) e potra’ concedere prestiti per un totale di 500 miliardi di euro. Fino al 31 luglio prossimo potra’ contare anche sui circa 100 miliardi ancora a disposizione del fondo salva-Stati provvisorio Efsf.
– STRUMENTI D’INTERVENTO. L’Esm potra’ andare in aiuto dei Paesi di Eurolandia in base a quattro modalita’: concedendo i classici prestiti (come fatto finora dall’Efsf), fornendo assistenza finanziaria ‘preventiva’ attraverso apposite linee di credito, accordando prestiti destinati a ricapitalizzare le banche in difficolta’ e acquistando titoli del debito pubblico sui mercati primario e secondario (scudo anti-spread).
– CONDIZIONI. La concessione degli aiuti Esm e’ subordinata alla fissazione di rigide condizioni di politica economica. Dal primo marzo 2013, inoltre, solo i Paesi di Eurolandia che avranno ratificato il Patto di bilancio ne potranno usufruire.
– PROCEDURA D’URGENZA. In casi d’urgenza ‘certificati’ da Commissione Ue e Bce, il Consiglio Esm (formato dai ministri delle Finanze) potra’ decidere a maggioranza qualificata (l’85% degli aventi diritto).
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