“Con preoccupazione constato che gli effetti disastrosi del progetto “Mare Nostrum” si abbattono sul Lazio come uno tsunami. Un’invasione senza controllo che, per andare incontro alle necessità dei migranti, non tiene conto in alcun modo delle esigenze e dei diritti dei cittadini sul territorio. E’ quanto accaduto a S. Palomba a Pomezia dove dal giorno alla notte ai residenti è stata imposta, a loro insaputa, la convivenza con 110 profughi alloggiati in un residence disabitato. E’ grave inoltre che il comitato di quartiere non sia stato minimamente rassicurato sulle conseguenze sanitarie che coinvolgeranno il territorio a seguito del trasferimento degli immigrati” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale della Regione Lazio, che aggiunge “dalla richiesta agli atti ottenuta dal Ministero dell’Interno nell’ambito di sistema di protezione SPAR 2014-2016, è emerso che sono stati riservati 4433 in tutta la Regione Lazio” prosegue Santori.
“Esprimo tutto il mio sdegno di fronte ad una decisione presa di sotterfugio dalle autorità competenti senza avvisare i residenti della località che si sobbarcheranno tutte le conseguenze di una emergenza internazionale. Gravissimi il silenzio e l’immobilismo del Sindaco di Pomezia, che invece di unirsi al coro di proteste al fianco dei cittadini, se ne è lavato le mani. Gravissime l’indifferenza e la superficialità della Prefettura di Roma nei confronti delle condivisibili preoccupazioni dei residenti messi di fronte a fatto compiuto. E non credessero di raggirare i cittadini con la formula “emergenza temporanea” perché dagli analoghi precedenti conosciamo bene le tempistiche di fronte a tali situazioni: la permanenza illimitata” conclude Santori.
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