La Prof.ssa Adelia Lucattini, psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana, è intervenuta su Radio Cusano Campus e sulla passeggiata con i bambini ha detto: “Massima comprensione ai genitori, anche io sono genitore e so cosa significa stare a casa con i bambini per tutto questo tempo. Le indicazioni sono state molto chiare: i bambini possono accompagnare i genitori solo al supermercato o in farmacia”.
“I bambini fino a 8-9 anni non hanno un desiderio vero di uscire perchè il loro mondo è la casa e vivono questo momento in maniera speciale perchè possono stare con i loro genitori. Portarli fuori è più una necessità dei genitori. Io volevo rassicurare i genitori sul fatto che i bambini più sono piccoli più trovano un adattamento molto buono a casa. Un vero desiderio di uscire non lo manifestano. Naturalmente ci sono i bambini vivaci come quelli iperattivi, ma anche loro dopo un po’ di tempo che stanno a casa si adattano a quell’ambiente. La fatica è che un po’ di attività di moto i genitori la devono organizzare, possono farli saltare con la corda a casa, giocare con dei palloni di pezza”.
“In realtà ora stanno molto meno davanti ai videogiochi o allo smartphone, perchè prima era quasi una trasgressione, ora invece è diventato anche uno strumento per fare i compiti per cui adesso li distanziano anche un pochino. Lo smartphone che era un oggetto del desiderio, adesso è diventato lo strumento con cui si collega la maestra per dare i compiti. Naturalmente la quarantena è un momento di grande difficoltà per i genitori, che hanno preoccupazioni sulla contagiosità del virus, sulla possibilità di ammalarsi. Se i genitori riescono a stare tranquilli in presenza dei loro figli, i bambini vivranno la situazione con più serenità. L’unica cosa che li può rattristare è la mancanza dei nonni, dei cuginetti, anche se si può stare in contatto con i propri cari attraverso la tecnologia”.