Nel 2011 la produzione di autoveicoli nell’Europa ‘allargata’ (27 Paesi Ue piu’ quelli Efta) e’ cresciuta rispetto all’anno precedente del 6,6% raggiungendo 21.130.380 unità. L’Italia, invece, ha chiuso l’anno a 790.348 unità, cioè il 5,7% in meno rispetto agli 838.186 veicoli prodotti nel 2010. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell’OICA (Organizzazione Internazionale Costruttori Automobili), che indica la produzione europea in progresso anche limitando la valutazione all’Europa a 27 (+3,5% a 17.698.212 unità) o all’Europa a 15 (+3,5% a 14.309.332 autoveicoli).
Dalla tabella fornita dall’OICA emerge anche il forte contributo numerico alla produzione europea della Germania, al primo posto con 6.311.318 unità (+6,9%) seguita, tra i cinque principali mercati europei dell’auto, dalla Spagna con 2.353.682 veicoli prodotti (-1,4%), dalla Francia a quota 2.294.889 (+2,9%) e dalla Gran Bretagna che nel 2011 ha fabbricato 1.463.999 veicoli (+5,1%). Al quinto posto si pone l’Italia che, rispetto al 2010, ha perso quasi 50 mila unità (-5,7% a 790.348). La produzione di autoveicoli in Italia lo scorso anno e’ stata inferiore a quella realizzata nella Repubblica Ceca, che si pone saldamente al primo posto tra i nuovi Paesi membri dell’Ue con 1.199.834 unità (+11,5%), e della Polonia a quota 837.132 (-3,7%). In Slovacchia, invece, nel 2011 sono stati prodotti 639.763 nuovi autoveicoli (+13.9%).
Tra le migliori performance spicca quella dell’Austria, che ha segnato nel 2011 l’incremento piu’ alto (+45,2%), e del Portogallo (+21,1%), mentre la riduzione piú accentuata è stata registrata in Finlandia (-61,9%) e in Olanda (-22,3%). Di rilievo, naturalmente, la performance della Russia, che assieme alle sue ex repubbliche che fanno parte del CIS ha totalizzato lo scorso anno 2.227.247 unità (+38,7%) ponendosi, di fatto, al quarto posto dopo Germania, Spagna e Francia. Infine, emerge la forte crescita della Turchia, che nel 2011 è arrivata ad una produzione di 1.189.131 veicoli, con un aumento dell’8,6% rispetto all’anno precedente.
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