L’Avv. Carlo Taormina, legale di Alessandro Maiorano, riguardo il processo per diffamazione contro il dipendente comunale Alessandro Maiorano, che aveva accusato Matteo Renzi di ‘spese pazze’ quando era presidente della Provincia di Firenze, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Noi abbiamo prodotto una documentazione poderosa dalla quale risultano le erogazioni di somme a vario titolo, effettuate dalla provincia di Firenze quando Renzi era presidente. Si tratta di somme davvero imponenti. Le questioni sono due: la prima è capire se queste spese siano di carattere istituzionale, la seconda è se quanto erogato corrispondesse a quelle che potevano essere le esigenze legate all’esercizio delle funzioni della provincia. Non abbiamo avuto nessuna risposta rispetto alla indicazione e alla prova dell’utilizzo di queste somme per finalità istituzionali”.
“C’erano migliaia di eventi organizzati dalla provincia, ma Renzi non ha saputo rispondere alla domanda se quelle somme erogate fossero realmente destinate a spese istituzionali. Manca di sapere se quel determinato evento o quel determinato finanziamento appartenesse o meno alle funzioni istituzionali della provincia. Se non fossero di natura istituzionale, è chiaro che sarebbero illecite. Su questo Renzi non ha risposto. Poi c’è la grande quantità di denaro spesa dalla provincia, che secondo noi parla da sola e, in ogni caso, si tratta di somme sproporzionate che ruotano intorno ai 20 milioni di euro”.
“La difesa di Renzi è che le somme sono state messe a bilancio e l’erogazione è stata controllata da Mef e Corte dei Conti, ma non ci ha detto se si trattava di spese istituzionali. Il controllo non basta perché è formale, non ricerca il motivo per cui le somme sono state erogate. Perché Maiorano si è interessato alle spese di Renzi? Perché aveva fatto una richiesta di essere trasferito in una località dove c’era la madre che poi è morta e lui attribuisce a Renzi il fatto che gli sia stato impedito, ma questo potremmo dire è un incipit. Si tratta di stabilire se queste somme potevano essere spese, se si accertasse che non potevano essere spese allora si passerebbe al secondo step. La procura di Firenze non ha mai fatto indagini su questa vicenda, nonostante gli atti che abbiamo fornito”.
Riguardo il rapporto di Taormina con la politica. “Il mio rapporto con la politica è di elettore. Io sono iscritto al M5S ormai da 4 anni. Non voglio incarichi di nessun genere, partecipo al dibattito politico, cercando di dare il mio contributo, ma il volume della mia attività professionale è tale che non mi permetterebbe di dedicarmi ad altro”.