Pochi minuti fa Silvio Berlusconi è arrivato in Tribunale a Milano per testimoniare al processo a carico di Emilio Fede per la bancarotta delle società di Lele Mora. Con lui c’erano i suoi legali, gli avvocati Niccolo Ghedini e Federico Cecconi.
E’ un Cavaliere ‘schivo’ quello che testimonia al processo. L’ex premier chiede di non essere ripreso dalle telecamere e dai fotografi e poi scherza col pm Eugenio Fusco che gli pone una domanda: “Mi scusi, ma sono un vecchietto, deve avvicinarsi al microfono altrimenti non sento”. Alla fine della deposizione, durata pochi minuti, Berlusconi, inseguito dai giornalisti e accompagnato, tra gli altri, dagli avvocati Nicolo’ Ghedini e Federico Cecconi, e’ entrato in ascensore e non ha rilasciato dichiarazioni.
Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia dell’ex premier, a chi gli chiede se il leader di Fi si sia sentito “tradito” da Emilio Fede che nel 2010 avrebbe tenuto per sé una parte del prestito a Lele Mora, risponde: “Berlusconi è la persona più buona del mondo, lui non porta rancore nei confronti di nessuno”.
Oggi Spinelli ha deposto nel processo milanese a carico dell’ex direttore del Tg4 per concorso nella bancarotta della società Lm Management, che faceva capo all’ex agente dei vip. Spinelli, che fece avere il prestito da 2,750 milioni di euro a Mora, ha raccontato di aver “scoperto solo dai giornali” che una parte dei soldi prestati da Berlusconi all’ex talent scout, Fede se la sarebbe tenuta per sè, somma che gli inquirenti hanno quantificato in oltre 1 milione di euro.
“Mi è dispiaciuto, io sono rimasto un po’ deluso”, ha detto Spinelli ai cronisti, precisando, però, che l’ex premier, invece, “non porta mai rancore nei confronti di nessuno”.
Lele Mora, da parte sua, prima di rendere testimonianza nel processo, ha sottolineato: “Silvio Berlusconi è un uomo generoso. Lo era prima e credo che sia rimasto tale”. Mora, uscito dal procedimento patteggiando la pena a 1 anno e 6 mesi, ha spiegato che Berlusconi gli prestò “gentilmente” quella somma per salvare dal crac la sua ex società, la Lm Management, poi dichiarata fallita nel 2011.
“Dopo 7 anni – ha commentato Mora – sarà una carrambata. Con lui ho sempre avuto ottimi rapporti”. Quanto a Fede, imputato per concorso in bancarotta per aver – secondo l’accusa – distratto e trattenuto per sé parte di quei soldi, “era una persona per bene e lo è ancora” anche se in aula “confermerò quanto già dichiarato in passato”.
Da Mora, infine, anche una battuta sulla sua vita che, ha assicurato, “è completamente cambiata” perchè “oggi è dedicata alla mia famiglia e al sociale che è la mia gioia. Il futuro? Come agente dello spettacolo ho chiuso. Ma ho scritto un libro che uscirà nel 2018. Qualcosa si deve pur fare per campare”.
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