“Il Processo Condor, che per la prima volta ha giudicato i crimini commessi dalle dittature sudamericane negli anni ’60, ’70 e ’80, sta compiendo uno straordinario atto di giustizia internazionale su crimini incancellabili e imprescrivibili e tutto ciò grazie alla giustizia italiana e alle tante organizzazioni della società civile, politica e sindacale che vi hanno preso parte fin dall’inizio. La condanna di tre militari cileni, all’epoca stretti collaboratori di Pinochet, per l’omicidio e la sparizione di Juan Montiglio e Omar Venturelli è un atto tardivo ma storicamente importantissimo nella lunga battaglia contro gli abusi di potere, le torture e gli assassini commessi negli anni bui di paesi a noi storicamente vicini come l’Argentina, il Brasile, la Bolivia, il Cile, il Paraguay e il Perù. Fu il governo presieduto da Enrico Letta a costituirsi come parte civile all’inizio del processo nel 2016, così come fecero anche il Partito Democratico e le organizzazioni sindacali e della società civile. Vogliamo esprimere oggi, insieme alla soddisfazione per la sentenza, la vicinanza e la solidarietà del Partito Democratico a tutti i familiari delle vittime, e in particolare alla figlia di Omar Venturelli, Maria Paz, che da anni vive a Bologna in Italia”. Lo dichiarano in una nota Luciano Vecchi e Fabio Porta, Pd.
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