Nel suo discorso in occasione delle celebrazioni del Primo maggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: si tratta di una festa “della Repubblica e della Costituzione, che indica nel lavoro un fondamento di civilta’, condizione di autentica liberta’ personale, di autonomia delle persone nella costruzione del proprio destino”.
Secondo l’inquilino del Quirinale “la nostra Carta costituzionale riconosce il lavoro come bene sociale e pone alle istituzioni, a tutti i livelli, di compiere ogni sforzo per ampliare le opportunita’ occupazionali, per rimuovere le cause degli squilibri tra territori, per accrescere le conoscenze, le competenze, gli investimenti necessari a uno sviluppo sostenibile. Si tratta di un dovere pubblico a cui non ci si puo’ sottrarre. Cosi’ come non puo’ essere cancellato dalla Costituzione quel traguardo di piena occupazione, che resta una sfida costante, un obiettivo a cui tendere, utilizzando ogni possibile leva di intervento”.