La folla delle grandi occasioni. Televisioni da tutta Europa, anche due troupe tedesche, arrivate alla ‘Sacra famiglia’ di Cesano Boscone per raccontare il primo giorno di Silvio Berlusconi ai servizi sociali, dopo la condanna nell’ambito del processo Mediaset sui diritti tv.
Prima un contestatore, poi una coppia, marito e moglie con nipote di tre anni, e’ riuscita ad avvicinarsi, chiedono di stringere la mano all’ex premier: "Siamo innamorati di lui, perche’ non lo fanno uscire cosi’ lo salutiamo?". E poi ancora: "Napolitano doveva dargli la grazia. Per noi Silvio e’ come Elvis: un mito. E i miti non si discutono".
All’interno dell’istituto Sacra Famiglia sono state predisposte delle transenne dietro le quali, fin da mattina presto, stazionano oltre 100 giornalisti accreditati, fotografi e operatori televisivi provenienti da tutto il mondo – da al Jazeera International, al New York, alla tv giapponese Fuji.
Ad accogliere Silvio Berlusconi sulla porta della residenza San Pietro, intorno alle 10, è arrivato il direttore dei servizi residenziali della Fondazione Sacra Famiglia Michele Restelli. Il leader di Forza Italia, vestito con una giacca blu su cui aveva appuntato una bandierina del suo partito, una maglietta e un paio di pantaloni sportivi scuri, ha stretto la mano a Restelli e si è avviato all’interno della struttura senza fermarsi con i moltissimi cronisti e telecamere che lo attendevano. Berlusconi dovrebbe terminare il suo servizio alle 13.45 ma, come ha detto ieri, potrebbe trattenersi di più.
"Domani comincero’ questa mia presenza a Cesano Boscone con questi anziani malati di Alzheimer – aveva detto ieri – vivo questa esperienza con la certezza che sapro’ aiutare chi ha bisogno, e’ un arricchimento anche per me stesso".
L’ex Cavaliere e’ arrivato sulla sua auto accompagnato dalla sola scorta che pero’ non puo’ entrare nel nucleo 1 della residenza San Pietro dove iniziera’ il suo inserimento, seguito dal responsabile della struttura, Giuliana Mura e dall’educatrice Maria Giovanna Sambiase. Berlusconi non ha rilasciato dichiarazioni alla folta schiera di giornalisti. L’esterno della struttura e’ presidiato dalla forze dell’ordine e da un servizio di vigilanza privato.
Nel suo primo giorno a Cesano Boscone, il presidente di Forza Italia non dovrebbe svolgere sostanzialmente alcuna attivita’: sara’ seguito dall’educatrice nella prima fase di inserimento e di conoscenza della struttura.
IL CONTESTATORE Al momento dell’arrivo di Berlusconi un sindacalista, gia’ noto alle forze dell’ordine, si e’ presentato nell’area riservata alla stampa urlando: "Noi lavoratori italiani abbiamo un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore". L’uomo e’ stato allontanato.
BOTTA E RISPOSTA EMILIANO – GASPARRI "Lo ‘spettacolo’ di Cesano Boscone non si può guardare: è una umiliazione per il sistema giudiziario, per chi deve essere sottoposto ai servizi sociali, quindi anche per Berlusconi. Ed è un’umiliazione per tutti i lavoratori di Polizia e anche per i giornalisti perché essere lì a riprendere un signore che sta andando ad adempiere un suo dovere, spettacolarizzando il tutto, ridicolizza il sistema italiano". Così Michele Emiliano, sindaco uscente di Bari e magistrato antimafia, intervenendo oggi ad Agorà (Rai3).
A Emiliano replica Maurizio Gasparri, anche lui presente nello studio di Agorà: “Sono meravigliato che chi ha deciso i servizi sociali per Berlusconi e chi per la casa di cura ne ha deciso le modalità di svolgimento, non abbia tenuto conto dei risvolti mediatici".
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