Ormai manca davvero pochissimo, tra poche ore sapremo chi sarà il nuovo segretario del Partito Democratico. E a due giorni dal voto scende in campo persino il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che spinge il popolo del Pd ad andare a votare. Gentiloni, naturalmente sostenitore di Renzi, capisce l’importanza delle ultime ore di campagna elettorale, quando tutto può succedere. E decide di metterci la faccia.
Matteo Renzi ha chiuso la sua campagna a Bruxelles, parlando di Europa, dopo avere affrontato negli ultimi giorni i temi delle periferie e della cultura. “Grazie ai ragazzi che ci hanno accompagnato a Bruxelles per chiedere un’Europa diversa. #Europa si’, ma non cosi’. #avanti”, scrive su Twitter l’ex sindaco di Firenze, pronto a scommettere che alle primarie voteranno oltre un milione di cittadini.
Ma Andrea Orlando alza ancora l’asticella: i gazebo, dice, si potranno considerare “un successo solo se votera’ uno in piu’ dei 2,8 milioni del 2013”, risultato che appare irrealistico. Mentre Michele Emiliano sprona chi vuole “archiviare il renzismo” e gia’ si prepara a dare battaglia a Renzi se vincera’: “Lo faro’ impazzire”.
Sempre Emiliano, intervenuto a Otto e mezzo, ha sostenuto che Matteo Renzi è ormai finito come leader politico. In particolare, il governatore Pugliese ha sottolineato: “Renzi è finito come leader politico: ha come possibilità solo la leadership di un partito ridotto per servirsene nella traversata del deserto. Spero che gli italiani ragionino: l’Italia ha bisogno di un grande partito di centrosinistra, scissioni progressive a sinistra portano alla vittoria della destra o di Grillo”.
Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd, a un appuntamento a Torino in vista delle primarie di domenica, ribadisce, a proposito di alleanze: “Voler tenere l’attuale legge elettorale e fare una alleanza con Forza Italia e’ un errore. Temo che in campagna elettorale non si parlerebbe che di questo, con la conseguenza di fare ottenere al partito un superlativo risultato: quello di non avere neppure i numeri per arrivare a fare l’alleanza”.
Intanto un sostegno a Renzi arriva anche dall’Europa, o meglio dall’europarlamentare del Pd Silvia Costa, che scrive: “Sostengo Matteo Renzi reputandolo il miglior candidato al ruolo di segretario per un Pd che voglia continuare ad essere protagonista e innovatore tra i partiti progressisti europei che devono ripensare, rilanciare e ampliare la loro azione”.
Renzi ce la sta mettendo tutta. Non sottovaluta nessuno e lavora a testa bassa fino all’ultimo. Domani doveva essere alla Reggia di Caserta per una iniziativa con il ministro Dario Franceschini, ma è stato tutto rinviato. Renzi sarà impegnato nell’ultimo confronto social prima del voto delle primarie con il #matteorisponde delle 11 su Facebook. La sfida è troppo importante per non giocarsela fino alla fine.
Discussione su questo articolo