Carlo De Benedetti, intervistato dal Corriere della Sera, annuncia: “Alle primarie del Pd voterò per Matteo Renzi". E spiega: "il mio parere è che Renzi è una spugna. Prima di tutto è un ragazzo intelligente. E’ quick. Impara le cose con una velocità…. Ha una capacità di assorbimento formidabile. E poi – aggiunge – ha una dote che per alcuni è un difetto e per me è un pregio, e cioè l’empatia, è un ragazzo simpatico". De Benedetti, che nelle scorse primarie aveva votato Bersani, motiva inoltre così il suo cambiamento: "Non conoscevo Renzi e avevo una certa diffidenza".
De Benedetti, presidente del Gruppo L’Espresso, aggiunge di vedere "assolutamente" il sindaco di Firenze come futuro premier: “non vedo nel centrodestra una persona che possa in qualche modo competere con lui”. L’imprenditore sceglie il sindaco di Firenze “innanzitutto per l’età, lo devo dire francamente. Perche’ io penso che sia necessario cambiare, saltare una generazione".
"Bersani lo critica dicendo ‘Non vogliamo di nuovo un partito di un singolo individuo’ – osserva ancora De Benedetti – ma qui si tratta del modo poi con cui si organizzera’ un partito, la leadership occorre! E la leadership si fa su due cose: una condizione di accesso e’ comunque l’empatia, e poi una condizione altrettanto necessaria sono i contenuti".
Sul caso dell’inchiesta della Procura di Ivrea che lo vede indagato, assieme ad altri ex manager della Olivetti compresi il fratello Franco e Corrado Passera, per venti morti sospette che si ipotizza causate dal contatto con l’asbesto, alla domanda se sapeva che c’erano problemi di amianto, De Benedetti replica: "No", "la legge italiana che ha proibito l’uso dell’amianto e’ del ‘92. Quindi, voglio dire, prima di allora nessuno… lo usavano tutti..".
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