Il giovane esponente del PD Dario Corallo, candidato alla prima fase delle primarie, intervenuto a Radio Cusano Campus, sulla vittoria di Zingaretti alle primarie, ha detto: “Ha vinto Zingaretti contro Renzi? No, ha vinto Zingaretti con Renzi. Il PD non è soltanto questi pezzetti di gruppi dirigenti, c’è tutto un sottobosco di dirigenti minori sui territori che sono la vera ossatura del partito e che sostengono indifferentemente qualsiasi candidato possa garantire loro una rielezione, che è l’unica cosa che gli interessa. Non è cambiato assolutamente nulla nell’organigramma del partito, né cambierà nulla nella linea politica. Gli schieramenti interni, le correnti, rimangono a prescindere dal segretario. I 3 candidati sono tutti contro le correnti, salvo poi averne tutti una. Quando Martina e Giachetti dicono che lavoreranno con Zingaretti io ci credo che lo faranno, perché Zingaretti è espressione dello stesso gruppo di potere che ha condotto il partito fino ad oggi. Basti pensare all’ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna che era renziana di ferro ed oggi è diventata zingarettiana di ferro. Di esempi così se ne possono fare tanti, di gente convertita sulla via di Damasco. Poi c’è una retorica trionfalistica che non è giustificata da nulla”.
Sulla possibile alleanza col M5S. “Il dibattito si è molto concentrato su questo tema, in maniera assolutamente idiota. Quando si parla di alleanza col M5S la domanda che bisogna fare è: ma quando? Perché non ci sono all’orizzonte elezioni nelle quali ci si debba alleare con qualcuno. Si stava parlando di quello per nascondere il fatto che le mozioni erano sostanzialmente identiche quindi si parlava di quello perché era l’unica cosa che divideva. Avevano bisogno di differenziarsi su qualcosa. Io ho fatto un esperimento, ho preso le mozioni dei tre candidati, ho tolto i nomi e le ho lette ad alcune persone, nessuno è stato in grado di dirmi quale mozione stessi leggendo”.
Sulla sua posizione nel PD. “Io non ho alcuna intenzione di uscire dal Pd. Questo gruppo dirigente non mi rappresenta quindi ho votato scheda bianca. Faccio il militante di base, con il diritto di andare a parlare con altri militanti di base. Non credo ci siano stati spazi di discussione, non credo che questo congresso sia avvenuto in maniera del tutto regolare, c’erano addirittura blocchi di mille voti che non tornavano, da una parte e dell’altra. Il punto è che qua ci si continua a raccontare delle bugie facendo finta di crederci”.