Con l’arrivo del caldo e della bella stagione arrivano anche le allergie primaverili; questo periodo dell’anno è infatti quello con la maggior produzione di pollini da parte delle piante, che si concentrano nell’aria e possono far nascere le temute reazioni allergiche. Anche se in generale si parla di allergie primaverili questo termine di solito si riferisce principalmente all’allergia al polline, di cui soffrono sempre più persone. Chi è allergico percepisce il polline come una sostanza nociva e questo scatena una risposta del sistema immunitario. Quando entra in contatto con il polline il corpo infatti mette in atto un meccanismo di difesa, rilasciando istamina, che causa lacrimazione, starnuti, congiuntivite, rinite, difficoltà respiratorie e attacchi d’asma.
Secondo gli esperti di www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, due italiani su dieci sono allergici al polline, un dato che aumenta ogni anno a causa dei cambiamenti climatici. Si stima che entro il 2050 il 50% della popolazione soffrirà di qualche tipo di allergia. E l’inquinamento è un altro fattore “aggravante”, poiché nei luoghi dove c’è più inquinamento, il polline diventa più allergico e aggressivo: la CO2, infatti, agisce come fertilizzante per le piante e queste “producono” più polline. Dietro l’incremento di casi si ritiene ci siano anche l’eccesso di igiene che fa funzionare meno le difese immunitarie e l’abuso di antibiotici.
Le allergie primaverili colpiscono le vie respiratorie; ma come e quanto riguardano gli occhi? Il sintomo più comune è la congiuntivite allergica, un’infiammazione che colpisce la membrana mucosa che copre la parte posteriore della palpebra e la parte anteriore del bulbo oculare. L’allergia a sua volta provoca secchezza oculare, occhi rossi, lacrimazione, prurito agli occhi, bruciore, sensazione di fastidio e persino visione offuscata. L’allergia può anche causare la blefarite, che è un’infiammazione delle palpebre.
É difficile riuscire a evitare una reazione allergica, ma gli esperti di Clinica Baviera hanno preparato una lista di consigli da seguire per cercare di alleviarne i sintomi:
- Esporsi al polline il meno possibile
È facile a dirsi, meno da farsi, e ci sono momenti in cui non si può proprio evitare, ma sarebbe opportuno cercare di esporsi al polline il meno possibile. I parchi e i luoghi all’aperto pieni di alberi sono quelli con la più alta concentrazione di polline ed è meglio evitarli per alcuni giorni. Il momento migliore per uscire è di pomeriggio, quando il livello di polline nell’aria scende. - Proteggersi quando si esce
Poiché è difficile non uscire proprio di casa anche quando c’è un’alta concentrazione di polline, bisogna cercare di proteggersi in qualche modo. La cosa migliore da fare è indossare occhiali da sole per riparare gli occhi, più grandi sono e meglio è, in modo da essere più protetti. Sono ideali anche gli occhiali da sole che coprono i lati degli occhi. È bene usare le mascherine per il viso nei giorni in cui c’è più impollinazione, perché fanno sì che le persone allergiche abbiano meno sintomi, servono come una sorta di “barriera” per l’allergene. - Fare una doccia quando si torna a casa
Nei giorni con la più alta concentrazione di polline si consiglia di fare una doccia quando si torna a casa dopo essere usciti per rimuovere il polline che può essersi accumulato sul corpo e sui capelli; si consiglia inoltre di lavare i vestiti che si sono indossati. - Stendere il bucato dentro casa
Una volta fatto il bucato è meglio non stendere i panni all’aperto, perché potrebbero riempirsi di polline. Se possibile è meglio stendere i vestiti in casa. Sarà scomodo ma per qualche settimana è sicuramente tollerabile a fronte della salute. - Tenere le finestre chiuse a casa
Per cercare di tenere lontano il polline il più possibile è importante tenere le finestre di casa ben chiuse in modo che non entri, soprattutto quando c’è vento. È importante sapere che dieci minuti sono più che sufficienti per arieggiare la casa. Il momento migliore della giornata è a mezzogiorno, quando c’è la più bassa concentrazione di polline. - Pulire la casa più spesso
Un altro rimedio per tenere lontano il polline è pulire la casa il più spesso possibile, idealmente usando panni umidi che intrappolano meglio il polline. - Usare filtri in casa
Ci sono vari filtri che possono essere usati per mantenere la casa il più pulita possibile; si possono usare anche filtri speciali per il polline nell’aria condizionata e ci sono macchine purificatrici d’aria che la rendono più pulita. - Non strofinare gli occhi
Quando si hanno i sintomi dell’allergia è importante cercare di non strofinarsi gli occhi perché questo porta solo a irritarli di più e si può provocare qualche infezione. - Alleviare il prurito
Ci sono diversi modi per alleviare il prurito: applicare degli impacchi freddi per il gonfiore e il prurito degli occhi o usare lacrime artificiali per mantenere gli occhi idratati ed evitare che si secchino. Inoltre, le lacrime artificiali aiutano a risciacquare gli allergeni nell’occhio e a calmare l’irritazione. Non richiedono una prescrizione medica ma è sempre consigliabile consultare un oftalmologo per sapere se sono veramente adatte al singolo caso e alla singola persona. - Alimenti che aiutano con l’allergia
Gli alimenti che si mangiano giocano un ruolo molto importante nelle allergie e nell’alleviarne i sintomi. È importante seguire una dieta sana e varia, gli alimenti più benefici per l’allergia ai pollini sono le verdure e la frutta, soprattutto quelle ricche di vitamine A, B, C e minerali come lo zinco, sempre insieme all’assunzione di molta acqua che riduce l’irritazione. I cibi migliori per alleviare i sintomi sono le arance, che contengono vitamina C e servono come antistaminico, le mele, che sono ricche di quercetina e aiutano a minimizzare la risposta allergica, le cipolle che sono un grande antiossidante con azione antinfiammatoria, così come lo zenzero, le carote che contengono beta-carotene che protegge il sistema immunitario e il tè verde che può essere uno dei migliori antistaminici poiché contiene catechine e quercetina che riducono la produzione di istamina. - Farmaci che possono alleviare i sintomi
Ci sono poi vari farmaci che possono alleviare i sintomi delle allergie ma bisogna sempre consultare un allergologo per capire qual è il migliore per ognuno. Possono essere prescritti antistaminici orali, che sono ideali per alleviare il bisogno di grattarsi ma possono aumentare la secchezza degli occhi; ci sono anche gocce corticosteroidi fatti con steroidi che aiutano a trattare i sintomi dell’allergia al polline come il gonfiore delle palpebre. Ed esistono anche colliri antinfiammatori e stabilizzanti, ma spetta sempre all’oculista consigliare l’opzione migliore, poiché ci sono sempre più trattamenti per alleviare i sintomi.
Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: “Le allergie primaverili stanno colpendo sempre di più la popolazione, soprattutto l’allergia ai pollini. È difficile evitarle ma possiamo cercare di prevenire l’esposizione al polline e di ridurre il più possibile il contatto, come si fa con le altre allergie. Noi di Clinica Baviera Italia vogliamo dare qualche consiglio per cercare di ridurre al minimo l’esposizione al polline e in caso di allergia provare ad alleviarne il più possibile i sintomi”.