Buone notizie per l’economia italiana, che mai come in questo periodo storico ha gli occhi del mondo puntati addosso. Di cosa si tratta? L’OCSE ha alzato le stime sull’economia italiana portandole dal 4,5% al 5,9%. Nel 2022 prevede invece una limatura al +4,1% a fronte del +4,4% precedente.
L’Organizzazione mondiale, con sede a Parigi, ha quindi confermato, di fatto, le parole pronunciate domenica 5 settembre dal ministro dell’Economia Daniele Franco in occasione del Forum Ambrosetti. Non solo, dunque, il pil italiano puo’ crescere oltre il 5%, ma puo’ tornare ai livelli pre-pandemia gia’ nella prima meta’ del prossimo anno.
Franco ha espresso l’auspicio che alla fine potrebbe anche andare meglio di quanto si preveda. C’è solo da lavorare duro e incrociare le dita.
Certo il sostegno dello Stato, della politica, non può mancare. Secondo l’OCSE non e’ il momento per ridurre il sostegno fiscale: “La politica fiscale dovrebbe continuare a sostenere le famiglie e le imprese fino a quando la ripresa non sara’ consolidata”.
Osservazioni anche su Quota 100 – va abolita, afferma sempre l’OCSE – e reddito di cittadinanza, da modificare.
Sull’abolizione di Quota 100 il ministro Franco e’ stato molto prudente. Ha annunciato che e’ allo studio una soluzione: “Non posso dire qual e’ il programma, ma ho fiducia nel fatto che troveremo giusto equilibrio con il supporto di tutti i membri del Governo”. Staremo a vedere.
Per quanto riguarda invece il sussidio fortemente voluto dal M5S, l’OCSE ha spiegato che “il numero di beneficiari che di fatto hanno trovato impiego e’ scarso”. E’ necessario quindi “ridurre e assottigliare il Reddito di Cittadinanza per incoraggiare i beneficiari a cercare lavoro nell’economia normale e introdurre un sussidio per i lavoratori a basso reddito”.