Un attimo, prego. Non voglio autocelebrarmi (sarebbe ridicolo: chi si loda s’imbroda!), ma ve lo avevo detto o no, domenica, che la Serie A e la stagione calcistica italiana sarebbero rimaste avvincenti fino alla fine? E così sta succedendo. Anzi, mi viene voglia di rilanciare: probabilmente sarà avvincente fino all’ultimo secondo. Sorrido al ricordo che il mio vecchio amico Massimo Mauro, fino a qualche settimana fa, assicurava che la Juve avrebbe vinto lo scudetto con quindici punti di vantaggio (al minimo!).
LE DIFFICOLTÀ DELLA JUVENTUS
Fin dall’estate scrivevo che non sarebbe andata così. Ammetto: anch’io spesso esagero e mi ero spinto a dire addirittura che forse la Juve non ce l’avrebbe fatta a conquistare il sesto scudetto. Ma non é stata la Juve a vincere (perché penso che alla fine vincerà), ma Roma e Napoli a sciupare incredibili occasioni.
SPALLETTI HA SCIUPATO UNA GRANDE OCCASIONE
Roma-Juventus 3-1, con una grande prestazione romanista. Domenica sera si è visto che la Lupa aveva tutte le risorse per competere con la Zebra. Purtroppo il suo allenatore, Luciano Spalletti, è un perdente: grande prosopopea, scarso pragmatismo; e non a caso non ha vinto niente, salvo in Russia, dove non esiste gran concorrenza. Spalletti non ha saputo utilizzare la “rosa”, ha mortificato Fracesco Totti, si è fatto eliminare in modo sciocco da Champions, Europa League e Coppa Italia, ha fatto scelte velleitarie in alcune decisive partite.
CIONONOSTANTE…
Ciononostante la Roma è staccata di soli quattro punti, teoricamente ancora in corsa: se la Juve nelle ultime due partite facesse solo due punti e la Roma sei, lo scudetto sarebbe giallorosso in virtù dei risultati nelle due sfide dirette. Molto improbabile, ma possibile. Nel calcio abbiamo spesso assistito a miracolosi ribaltino.
JUVE, TRA TRIPLETE E DISASTRO
La Juve è in evidente crisetta: due punti nelle ultime tre partite. Tuttavia vive una situazione romanzesca: teoricamente può perdere tutto, scudetto e Coppa Italia e infine la Champions, nella finalissima a Cardiff contro il Real Madrid. Ma, con maggiore probabilità, potrebbe anche vincere tutto! In campionato la gara interna con il Crotone e l’ultima esterna con il Bologna dovrebbero consentirle i tre punti necessari (una vittoria) per lo scudetto. Domani con la Lazio in finale di Coppa Italia non è certo sfavorita. E in Champions se la gioca. Forse non agguanterà il triplete, ma uno o due successi su tre sono prevedibili.
ANSIA PER IL MIO GENOA
In coda tremo per il “mio” Genoa. Dopo un eccellente girone di andata e alcune grandi vittorie (Juventus, Milan, Inter, Fiorentina…) è precipitato verso il fondo della classifica. Come nella Roma il colpevole a parer mio è Spalletti, così nel Genoa il responsabile è il patron Preziosi: è abituato a vendere i migliori giocatori, non una sola volta ma addirittura due, d’estate e a gennaio. C’era un allenatore – Giampiero Gasperini – che teneva botta e faceva miracoli: Preziosi lo ha lasciato andare a Bergamo, all’Atalanta, dove ha ottenuto risultati formidabili. Ora il Genoa (autodistruttivo come storicamente è sempre stato) riuscirà nell’impresa di retrocedere in serie B? Lo temo molto. Gli sono rimasti solo due punti di vantaggio sul Crotone: basteranno?
SE CAPELLO ARRIVA ALL’INTER
Infine, davvero Fabio Capello arriverà all’Inter, come sento dire? Quando fu assunto Stefano Pioli, scrissi e riscrissi che l’unico allenatore all’altezza era Capello. Se l’Inter voleva tornare a vincere. Se invece le piace continuare nella infinita via crucis, ora dopo Pioli c’è Spalletti libero, no?
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