Maria Elena Boschi, ministro dei rapporti con il Parlamento, fa sapere che c’e’ la disponibilita’ del presidente del Consiglio Matteo Renzi a riferire alla Camera sulle vicende legate al terremoto che ha colpito il Centro Italia, cosi’ come chiesto da M5s, Sel e Forza Italia. E intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, anticipa il rientro da Israele per portare il suo conforto ai cittadini di Umbria e Marche: “Sara’ lunga, ma prometto impegno e lavoro fino alla fine, tornera’ tutto come prima”.
Il capo dello Stato ci tiene a ribadire a questa gente provata da mesi di paura e dolore, che lo Stato non si tirera’ indietro e mettera’ in campo ogni risorsa possibile. Posizione condivisa con il premier Matteo Renzi che ieri e’ stato a Preci a dire le stesse cose e oggi ha assicurato che venerdi’ il Cdm varera’ il decreto con le misure per il terremoto. Un provvedimento, dice il presidente del Consiglio, che servira’ anche per “snellire procedure, tempi e burocrazia”.
Il capo dello Stato è stato a Camerino, la citta’ universitaria che rischia di non riprendersi mai piu’ se non torneranno gli studenti, e Norcia, la citta’ che con il crollo della chiesa di San Benedetto ha fornito il simbolo a questa ennesima tragedia.
“Chiediamo un aiuto – gli dice il sindaco Nicola Alemanno – per ricostruire questa basilica. Perche’ da qui ripartiremo e ricostruiremo Norcia piu’ bella e sicura di prima”. “Faremo – gli risponde il capo dello Stato – tutto quello che uno Stato puo’ fare in questi casi, stia tranquillo e teniamoci in contatto”. “La sua visita – dice il sindaco Nicola Alemanno – ci rida’ un po’ di entusiasmo ed energia, visto che sono due mesi che viviamo in emergenza e il 30 novembre ci e’ piovuto in testa un cataclisma”.
La visita del Capo dello Stato si e’ conclusa tra la popolazione di Norcia colpita dal terremoto trasferitasi negli alberghi della zona del lago Trasimeno, con un ulteriore momento di commozione: tutti insieme si sono alzati in piedi e hanno cantato l’inno nazionale. E agli sfollati e’ arrivata anche una nuova benedizione di Papa Francesco, che ha telefonato al vescovo di Norcia, mons. Boccardo, esprimendo la sua vicinanza alle persone e il dolore per il “il patrimonio di fede andato perduto”.
Dunque le popolazioni colpite dal sisma non vogliono essere lasciate sole. E almeno sulla carta l’impegno dello Stato c’è. Gia’ il decreto successivo al 24 agosto indicava in 4,5 miliardi lo stanziamento per la ricostruzione e con il nuovo provvedimento questi soldi aumenteranno. Senza contare che, dicono fonti del Tesoro, si puo’ stimare che nel 2017 le pubbliche amministrazioni centrali e locali spenderanno per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici circa 6 miliardi. Un impegno importante, dunque, di cui Mattarella si fa garante.
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