Un premio letterario per arricchire di nuovi contenuti la discussione sulla storia della nostra emigrazione e inaugurare una nuova stagione nei rapporti tra l’Italia e gli italiani all’estero.
Si chiama Italia Radici nel Mondo – Toto Holding ed è stato organizzato dal Comune di Torricella Peligna (Chieti), nell’ambito delle iniziative del Ministero degli Affari esteri “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo”.
Il tema della prima edizione, rivolto ad autori italiani e italo-discendenti residenti all’estero e lanciata lo scorso anno, è stato “Le mie radici plurime”: “Un tema che ci invita a riflettere sull’identità come frutto di intrecci culturali, il risultato di scambi e incontri”, ha detto la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, in un messaggio letto dal deputato del Pd eletto all’estero Toni Ricciardi, in occasione della cerimonia di premiazione che si è svolta alla Camera venerdì 14 marzo.
L’impegno “costante e silenzioso” degli organizzatori del Premio, sottolinea Ricciardi, è “cambiare il paradigma narrativo” dell’emigrazione.
“Il Ministero degli Esteri ha sostenuto il Premio nel quadro del nostro Programma dedicato al turismo delle radici”, afferma Giovanni Maria De Vita, Consigliere d’Ambasciata e responsabile del Progetto Italea.
“Il mondo degli italiani all’estero è una grande risorsa e deve essere visto come opportunità”, prosegue De Vita spiegando che il progetto Italea “facilita il viaggio delle radici di chi vuole tornare in Italia a scoprire le proprie origini. Il turismo delle radici si rivolge alle aree interne e ha quindi una grande valenza in termini di lotta all’over tourism”.
Il Premio si inserisce all’interno della XIX edizione del John Fante Festival “Il dio di mio padre”, in collaborazione con il Piccolo Festival delle Spartenze, con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo, dell’Associazione AsSud e del Ministero degli Affari Esteri.
“Il nostro comune, un paese montano dell’entroterra abruzzese che ha vissuto una forte emigrazione, dal 2006 sostiene il Festival letterario dedicato a uno dei suoi figli, John Fante, che ha messo al centro della sua vita il tema dell’emigrazione”.
“La prima edizione del Premio letterario “è stata una sfida e abbiamo raggiunto un traguardo importante: 100 racconti ricevuti e 16 opere finaliste che sono confluite nell’antologia dal titolo Sconfinamenti”, spiega Giovanna Di Lello, ideatrice del premio e direttrice del John Fante Festival.
“C’è tanta voglia di raccontarsi, questa iniziativa nasce con l’idea di innovare la riflessione su questi temi cari a noi: siamo parte di una grande comunità, quella dell’italianità”, afferma Giuseppe Sommario, ideatore del premio e direttore del Piccolo Festival delle Spartenze.
Sono intervenuti alla cerimonia Elisa Kirsch, vincitrice nella sezione Nuova Emigrazione – Germania e Domenico Capilongo, vincitore nella Sezione Italodiscendenti – Canada.