“Sono molto fiera del lavoro fatto”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il via libera del Cdm al ddl sulle riforme costituzionali.
“Mettiamo l’Italia davanti all’occasione storica di una rivoluzione che ci porta nella Terza Repubblica. Ma poi deve decidere il popolo se cogliere questa occasione o meno”, ha aggiunto il capo del governo.
“Considero la riforma del premierato la madre di tutte le Riforme che si possono fare in Italia. Quello che non funziona nel sistema è esattamente il tema dell’orizzonte della legislatura”; per Meloni “l’assenza di stabilità ha creato un problema nella nostra credibilità anche a livello internazionale”.
“Quando i governi vanno a casa dopo un anno di legislatura questo crea una debolezza strutturale della politica”.
Con la riforma “vengono aboliti i senatori a vita, salvo gli ex presidenti della Repubblica”. E’ “una modifica necessaria: dopo il taglio dei parlamentari, l’incidenza dei senatori a vita è molto aumentata”.
Nel dettaglio, “questo provvedimento modifica quattro articoli della Costituzione: il presidente del Consiglio viene eletto a suffragio universale diretto, ovviamente viene eletto contestualmente alle Camere in un’unica scheda e viene rinviata alla legge elettorale la responsabilità di garantire una maggioranza al presidente del Consiglio eletto”.
“E’ prevista una norma antiribaltone, cioè in caso di dimissioni, impedimento, di sfiducia il presidente eletto può essere sostituito in un unico caso, solo da un parlamentare, quindi fine dei Governi tecnici e da un parlamentare della maggioranza quindi fine dei ribaltoni, e solo per realizzare il programma di Governo e le dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio eletto. Quindi non c’è più, diciamo così, la possibilità di costruire maggioranze arcobaleno per realizzare programmi che nessuno ha votato”.
Il Consiglio dei ministri ha approvato anche una “riforma molto importante sul tema disabilità che cambia l’approccio alla disabilità e mette le persone al centro, con obiettivo di consentire loro di vivere e partecipare alla vita sociale secondo il principio di uguaglianza”.
Inoltre il Cdm “ha deciso la deliberazione dello Stato di emergenza per il territorio delle Province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato in conseguenza degli eventi meteorologici eccezionali che si sono sviluppati nella scorsa notte che hanno causato alcune vittime”, così il premier, ribadendo “la solidarietà e il Cordoglio del Consiglio dei ministri e dell’Italia intera alle famiglie di queste vittime”. Meloni ha annunciato anche “un primo stanziamento di 5 milioni di euro che serve chiaramente a garantire gli interventi più urgenti”.