Pier Ferdinando Casini, a Bucarest per il Congresso del PPE, ha fatto sapere di avere letto sui giornale varie “interpretazioni” legate appunto al congresso del Partito Popolare Europeo. Tuttavia, ha aggiunto, “non si puo’ pensare che divisioni di anni e anni, non causate da personalismo ma da fatti politici, si ricompongano durante due giorni”. Certo, ha spiegato, con Alfano “abbiamo posto le basi per una riflessione comune forte a partire dalle politiche europee”. Ma per quanto riguarda l’Italia “non è che qualcuno ha la bacchetta magica. Trasformismi non servono a nessuno, ne’ giochi di prestigio, ne’ svolte miracolose”.
In ogni caso per il leader Udc “i contenuti emersi dal congresso sono importanti”. “Sia io che Alfano abbiamo posto il problema della crescita in Europa. E’ necessario non morire di rigore, altrimenti e’ la fine dell’Europa. Bisogna cambiare le ricette Ue per combattere la recessione”. E il fatto che Casini e Alfano si siano “riconosciuti in questa battaglia comune sulle politiche economiche europee” è certamente “molto positivo”, secondo il leader centrista.
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