Il Portogallo stoppa le esenzioni fiscali agevolate ai pensionati stranieri. Lo ha annunciato il premier lusitano Antonio Costa. Finirà infatti l’anno prossimo il regime di tassazione speciale per residenti stranieri “non abituali”, vale a dire tutte quelle agevolazioni fiscali che Lisbona garantiva finora agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti ritenuti di particolare importanza, che sceglievano il Paese come residenza. Lo scrive Il Giornale di Lecco riferendo che sono 18 i pensionati che dalla città lombarda hanno deciso di trasferirsi in Portogallo.
La legge portoghese attualmente prevede un’imposta fissa del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati.
Questi ultimi fino al 2020 godevano addirittura di un’esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall’estero.
Da queste agevolazioni sono stati sempre esclusi gli ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni e chi aveva avuto la residenza in Portogallo nei 5 anni precedenti alla domanda.
Nonostante la scure del governo tuttavia, chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge, ovvero 10 anni.
Gli italiani che hanno invaso negli anni soprattutto Lisbona, Porto, Chaves e la regione meridionale dell’Algarve secondo le ultime stime dell’Inps disponibili (2021), sono oltre 3.500.