“C’è un aspetto della pur dibattuta legge sulla Buona Scuola che mette tutti d’accordo. È l’investimento di 350 milioni di euro per la progettazione e realizzazione di oltre 50 nuove scuole da realizzare in sedici regioni italiane. A questo scopo il Ministero dell’Istruzione e dell’Università ha emesso un bando di concorso per acquisire idee progettuali (perché non progetti veri e propri?) di carattere innovativo sotto il profilo architettonico, tecnologico, degli ambienti di apprendimento e dell’apertura al territorio”. Così Fabio Porta deputato Pd eletto all’estero e presidente del Comitato italiani nel mondo e sistema Paese della Camera che ha presentato in merito una interrogazione al Ministro Fedeli.
“La risposta da parte dei tecnici – spiega Porta – è stata immediata e all’altezza della sfida, tant’è che sono stati presentati 1.238 progetti, che hanno comportato un investimento considerevole in termini di spese sostenute e di retribuzione dei collaboratori. Le attese da parte degli amministratori locali e soprattutto delle famiglie, in particolare di quelle che vivono in zone a rischio sismico, non sono evidentemente inferiori a quelle dei progettisti che attendono di sapere l’esito del concorso al quale hanno partecipato. I problemi, al solito, nascono quando si imbocca il sempre impervio sentiero delle procedure amministrative. Il MIUR, infatti, dopo avere spostato la data della consegna degli elaborati dal 31 agosto al 12 ottobre e poi al 31 ottobre, aveva fissato la data della riunione della commissione esaminatrice all’8 novembre, salvo poi a rinviarla sine die”.
“Non basta dire: dov’è la sorpresa? si tratta dei soliti rinvii… In questo caso si tratta di esaminare oltre 1200 progetti di particolare complessità e, quindi, i tempi rischiano di allungarsi oltre il prevedibile”, chiarisce Porta.
“Per rispondere alle giuste attese di amministratori, famiglie e tecnici ho dunque presentato al Ministro dell’Istruzione un’interrogazione urgente per sapere a che punto sono le cose, in particolare se sia stata nominata la commissione esaminatrice, da chi sia composta e con quale programma di lavoro si avvia ad un esame così impegnativo. Le buone decisioni, com’è certamente quella di costruire scuole innovative, non sono semplici da prendere, soprattutto quando si tratti di decisioni che comportino importanti oneri finanziari. Sarebbe un peccato limitarne l’effetto facendole ricadere per forza di inerzia nella solita ruminazione della nostra amministrazione pubblica. Sono certo – conclude – che il Ministro Fedeli saprà rimuovere le remore palesate fin ora e dare il giusto impulso ad un provvedimento tanto atteso”.
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