“Durante l’esame del Decreto sul “Terzo Settore” ho presentato, assieme ai colleghi Christian Di Sanzo, Toni Ricciardi e Nicola Carè, un emendamento mirante a garantire la partecipazione delle associazioni italiane all’estero alle prerogative e ai diritti garantiti al Terzo Settore che purtroppo questa maggioranza ha bocciato”.
“La bocciatura dell’emendamento rappresenta un gesto che non favorisce la necessità di ‘fare sistema’, una esigenza spesso ribadita ma scarsamente realizzata nella pratica, come dimostra anche questo caso”, lo ha dichiarato l’on. Fabio Porta, deputato Pd eletto all’estero, in occasione del voto sul decreto “Terzo Settore” all’esame della Camera dei Deputati.
“L’associazionismo italiano all’estero costituisce una ricchezza che precede l’Unità d’Italia, risalendo anche alle società di mutuo soccorso. È un patrimonio di cui ci vantiamo quando ci troviamo all’estero, ma che regolarmente dimentichiamo insieme ai sei milioni di italiani che vivono al di fuori dei confini nazionali quando ci troviamo a legiferare”.
Ritengo che la bocciatura di questo emendamento – ha sottolineato l’on. Porta – rappresenti un ulteriore esempio di un atteggiamento dilatorio, in cui si parla molto ma si agisce poco. È proprio qui che emerge la mancanza di coerenza all’interno di questa maggioranza. Noi del PD continueremo a lavorare affinché le nostre comunità all’estero diventino sempre più, con azioni concrete e non solo con parole, una parte integrante del nostro Paese”.