È una bella gatta da pelare. Renzi quando era Premier non voleva “abbassarsi” nel concedere alla piccola Lega di periferia un palcoscenico televisivo dall’alto del suo PD al 40%. Ora però le cose sono evidentemente cambiate, lui ha perso almeno uno zero in quel consenso, sempre che poi davvero raccolga voti concreti nelle urne.
Molti analisti dicono che il tutto serva ad oscurare la manovra finanziaria od a Salvini per accreditarsi come leader dello schieramento di centrodestra. Cosa che è già nei numeri, nei fatti e nella percezione mediatica. Quindi questo è da escludere.
È più probabile che il Segretario del Carroccio voglia usare questo momento per distruggere definitivamente l’immagine del PD, ricordando con chi – mani e piedi i 5Stelle – dopo avere chiuso la parentesi con la Lega, si sono alleati pur di non andare al voto.
Insomma, un passaggio televisivo asfaltante per il paludato mondo della sinistra, con Renzi che prima ha acchiappato le ultime poltrone e poi s’è costruito il suo partito ad personam, prendendo tempo per edificare le truppe sul territorio.
Certo, l’ex Premier fiorentino non è uno sprovveduto, e dal canto suo avrà preparato contromosse, in campo fiscale ed in punta di stile, rimarcando le differenze d’azione. Non crediamo sia propenso ad un harakiri, ma è possibile che si sia fatto molto bene i conti.
Se dovesse perdere sonoramente il “duello” mediatico, a rimetterci sarà il Governo principalmente. Differentemente, se gli dovesse andar bene, sarà il suo partitino a crescere. Insomma, comunque vada, partendo da una posizione numerica molto piccola, avrà pensato che nelle avversità a pagar dazio non sarà lui.