Saranno circa 5,8 milioni (pari al 9,6% della popolazione) gli italiani che approfitteranno del ‘ponte’ del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa. Di essi la stragrande maggioranza, pari a quasi l’88% rimarra’ in Italia, mentre un restante 11% andra’ all’estero. Dati "deludenti", secondo il presidente di Federalberghi, Bernabo’ Bocca, anche perche’, comparandoli, pur con i debiti distinguo, all’ultimo ‘ponte’ simile a quello di quest’anno, che si registro’ nel 2011, la differenza di italiani in vacanza ammonterebbe ad oltre 2,5 milioni di persone in meno.
"Il dato assoluto – ragiona il presidente della Federazione maggiormente rappresentativa degli albergatori italiani – e’ preoccupante, soprattutto per il fatto che da sempre questo ‘ponte’ rappresenta il banco di prova per l’ormai imminente stagione estiva. La speranza quindi che il bonus in busta paga di 80 euro, producesse un’immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti".
"Dobbiamo purtroppo ancora fare i conti con una crisi profonda – conclude Bocca – che continua ad incidere in maniera molto significativa sulle scelte economiche dei nostri connazionali e della quale non riusciamo ancora a vederne la via d’uscita, con un mercato che continua a mostrare un andamento a corrente alternata".
DOVE IN VACANZA – Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ‘ponte’ le localita’ marine saranno quelle prese letteralmente d’assalto. Il 62% scegliera’ il mare, il 14% andra’ in localita’ di montagna ed il 12% preferira’ le citta’ d’arte maggiori e minori. Un 4% ne approfittera’ per una pausa in una localita’ lacuale ed un 1% prediligera’ una localita’ termale e del benessere. Per chi andra’ all’estero le grandi capitali europee faranno da polo attrattore.
DOVE SOGGIORNARE – L’alloggio vedra’ una affermazione della casa di parenti o amici con il 31% della domanda. Seguono la struttura alberghiera con il 29%, la casa di proprieta’ con il 17%, i Bed&Breakfast con il 7%, il campeggio con il 5%, il residence con il 3%. Chiudono la classifica gli agriturismo, con appena il 2%.
SPENDENDO QUANTO – La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attestera’ sui 266 Euro di cui 236 Euro per chi rimarra’ in Italia e 533 Euro per chi andra’ oltre confine. Cio’ determinera’ un giro d’affari turistico di circa 1,5 miliardi di Euro. La permanenza media, infine, si attestera’ sulle 2,8 notti.
"La preoccupazione principale, a questo punto -conclude Bocca- e’ rivolta allo stato di precarieta’ economica nella quale sempre piu’ imprese del ricettivo si dibattono e che, se non dovesse rivelarsi piu’ che positivo il trimestre estivo, rischierebbero di chiudere i battenti licenziando migliaia di lavoratori. Le stime di Federalberghi trovano riscontro anche nei dati della Coldiretti, secondo la quale solo il 5 per cento degli italiani, complessivamente, approfittera’ del ponte del 2 giugno, mentre il 43% restera’ a casa, complice anche il tempo incerto. Il 17 per cento di quelli che partono, opteranno per una passeggiata o un pic-nic, mentre il 13 per cento andra’ al mare e il 7 per cento in agriturismo.
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