La matrona e’ nuovamente li’, assisa, a ricordare. Una fanciulla poco distante si pettina, con due amorini che le reggono lo specchio. Lo sguardo e’ nuovamente fiero, lucido, quasi dritto in volto a sfidare chi la osserva. Proprio accanto ecco la satiressa che allatta il cerbiatto, a raccontare dell’amore cosmico che tutti gli esseri dell’universo unisce. Fino al clou dell’estasi, del sovrannaturale e della conoscenza del fallos, che terra’ lontano gli spiriti malefici e quell’angelo nero gia’ pronto a colpire con la sua frusta.
Sono tornati a vibrare i rossi, i gialli, i verdi accesi degli affreschi della Villa dei Misteri, probabilmente il piu’ stupefacente capolavoro della pittura antica, custodito da piu’ di duemila anni nella domus alle porte di Pompei e ancora oggi inno dichiarato al culto di Dioniso, il Dio Bacco dei Romani.
La Villa torna da sabato a mostrarsi al pubblico – e a Pasqua, che quest’anno coincide con la prima domenica del mese, si entra gratis. Scavi aperti anche a Pasquetta – dopo un lungo lavoro di restauro iniziato nel maggio 2013 e dopo gli ultimi tre mesi di chiusura forzata per i lavori sui pavimenti musivi, a testimoniare al mondo, dice il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, che qui a Pompei le cose sono cambiate.
"Abbiamo alle spalle un anno di lavoro straordinario – spiega al taglio del nastro della Domus – Tre cantieri sono chiusi, altri tredici aperti, nove gare sono gia’ avviate e quest’anno a vario titolo abbiamo assunto 85 persone. Senza contare i 200 mila visitatori in piu’ nel 2014. Sappiamo che il mondo guarda con puntigliosa attenzione quel che avviene a Pompei. Oggi l’Italia e’ orgogliosa di dire al mondo: ‘A Pompei abbiamo voltato pagina’".
Discussione su questo articolo