Il periodo recentemente vissuto lo possiamo definire come un’epoca demoralizzante per gli italiani all’estero: in questi ultimi anni chi doveva lavorare per noi, per mancanza di interesse o incapacità o addirittura perchè ha ritenuto che significhiamo poco per l’Italia, non lo ha fatto.
Noi italiani residenti all’estero chiediamo che vengano rispettati i nostri diritti, ma troppe volte ci dimentichiamo dei nostri doveri. Chiediamo pensioni all’Italia, facciamo richieste di assegni di solidarietà per persone in situazione di disagio economico e sanitario, borse di studio, cittadinanza… Ma siamo disposti a dare all’Italia un po’ del nostro tempo, della nostra esperienza, delle nostre capacità?
In Sud America alle prossime elezioni si presenta l’USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani, fondata e presieduta dal nostro leader Eugenio Sangregorio, un vero italiano nato a Belvedere Marittimo, in Calabria. Un uomo emigrato nel dopoguerra che nella sua vita ha vissuto di tutto: dalla profonda necessità di un Paese, alla lontananza dalla famiglia e dagli amici rimasti in Italia, al pressante lavoro… tutto.
È stata la sua gioventù il motore per sopravvivere lavorando sempre. È un uomo che ha lottato per migliorare la propria situazione ed anche quella dei suoi corregionali e connazionali. E’ stato inoltre sempre vicino ai più bisognosi.
Sangregorio è un uomo che ci può rappresentare degnamente e che porta nella sua proposta al Parlamento italiano il meglio dei figli e dei nipoti italiani all’estero: una situazione di appartenenza, di essere parte di un’Italia fuori dall’Italia.
Forse non tutti siamo preparati allo stesso livello culturale, però brilla nei nostri occhi la VOLONTÀ DI LAVORARE: questa è l’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati.
Il motivo è quello di presentare in Parlamento progetti seri, progetti di lavoro nei diversi settori dell’industria, artigianato, metalmeccanica, agroindustria, ecc. che mi permette e ci permette di credere che non siamo solo un carico per l’Italia.
Presentarci in Italia, a quindicimila chilometri di distanza fisica con le nostre capacità, permette di avere la mano d’opera qualificata dei nostri discendenti, portare avanti lo sviluppo di questi progetti ed aiutare l’arrivo di imprese e capitali di origine italiana.
Sangregorio ha ben presente la problematica della situazione verificatasi con la chiusura di sedi Consolari ed Ambasciate, ed a questo proposito vi sono anche proposte per migliorare l’attenzione verso i connazionali e per proseguire con la cittadinanza, i passaporti e le richieste verso le persone in situazione di disagio economico e di salute.
C’è anche una sfida importante per Sangregorio: vuole che i ragazzi che stanno studiando l’italiano abbiano la possibilità di conoscere la terra dei loro antenati, della loro famiglia lontana, per arrivare a sentire e capire che sono lontani solo per la distanza, ma con un ampio senso di appartenenza ai luoghi di nascita dei loro genitori o nonni.
Sangregorio vuole che gli accordi di intercambio e cooperazione con le scuole e le università tra l’Italia e le Provincie argentine si moltiplichino, e si possano riconoscere nei due Paesi il titolo o la laurea nelle diverse discipline scientifiche o umanistiche.
È importante, pertanto, che i connazionali in America Meridionale conoscano queste proposte dell’USEI, questi progetti, queste possibilità di lavoro che sicuramente potranno cambiare in modo sostanziale lo sguardo o il concetto verso gli ITALIANI fuori dall’Italia. È una opportunità che non dobbiamo sprecare, è un cambio importante e necessario per noi che viviamo in Sud America e amiamo l’Italia.
Votiamo USEI, dunque, votiamo per Sangregorio in Parlamento!