Matteo Salvini, leader della Lega, parlando a ‘Zapping’ su Radio Rai 1, a proposito della “quarta gamba” del centrodestra avverte: nessuna poltrona a chi ha governato con il centrosinistra.
“Ho chiesto a Berlusconi di evitare di offrire un’altra poltrona a chi ne ha cambiate diciotto. Per coerenza, chi ha governato per cinque anni con il centrosinistra non può governare con me fra due mesi. Altri hanno fatto altre scelte per tempo e quindi sono i benvenuti”.
“C’è qualcuno che non ha mai sostenuto il governo, Cesa, Sgarbi, Tremonti, Fitto, Parisi…”. Tremonti non lo vuole Berlusconi? “Ho capito, ma non è che si può andare per simpatie e antipatie… E’ un capriccio di Salvini o vi pare normale che uno che stasera sta al governo con Gentiloni non possa candidarsi con il centrodestra fra un mese? Parliamo di qualcuno che sta entrando in questo quarto polo, nella quinta gamba, la settima gamba…Un millepiedi…”.
Il capo del Carroccio insiste sull’abolizione delle Legge Fornero, “è la prima battaglia che ho iniziato, 4 anni fa. Berlusconi mi ha detto: ‘cancelleremo le parti negative’ e gli ho risposto ‘perche’? ce ne sono di positive?”.
“Roberto Maroni? Ha scelto di non ricandidarsi in Regione Lombardia per poter trovare un candidato all’altezza come Attilio Fontana”. “Il centrosinistra – ha aggiunto il leader delle camicie verdi – è ringalluzzito dal ritiro di Maroni? Buon per loro, io ho sbirciato un sondaggio che dà almeno 10 punti di distacco tra Fontana e Gori. Maroni mi ha detto ‘sono stato fortunato, ho fatto bene il ministro del Lavoro e dell’Interno, in Lombardia ho ottenuto risultati incredibili, ora mi prendo un po’ di tempo per la mia vita e la mia famiglia’. Se ha bisogno di tempo per sé e la famiglia non spetta a me decidere per quanto tempo e per quali persone. Mi interessa che il 4 marzo sia confermata l’amministrazione di centrodestra in Lombardia”.
Per quanto riguarda le elezioni regionali nel Lazio: “Aspettiamo che gli alleati ci dicano qualcosa, io ho sempre ribadito la mia stima per Sergio Pirozzi, poi che ci facciano sapere qualcosa”. Si e’ anche fatto il nome di Gasparri? “Che ce lo dicano e ne parliamo, l’importante – ha sottolineato – e’ fare in fretta, perche’ Roma versa in condizioni sempre peggiori”.