Antonio Di Pietro sulla campagna elettorale: “Sono assente, letteralmente assente. Se tutto ciò che ci stanno promettendo dovesse avverarsi saremmo tutti ricchi, contenti, vivremmo duecento anni, saremmo sulla luna e non ci ammaleremmo mai. E’ una campagna elettorale lunare, fanno a gara a chi la spara più grossa”.
Sulla querelle tra Di Battista e Berlusconi: “Berlusconi vuole querelare Di Battista? Quando si fa una querela si fa un’arma a doppio taglio perché se quello che ha detto Di Battista è vero Berlusconi si becca la calunnia. Se fossi il suo avvocato gli sconsiglierei di querelare Di Battista, che ha solo letto un passo di una sentenza. Il problema non è quel che ha detto Di Battista ma quel che ha fatto Berlusconi”.
Ancora su Berlusconi, parlano sempre a Radio Cusano Campus: “Mi faccio criticare come si è fatto criticare Di Battista, se gli italiani lo votano mica è colpa sua. Se gli italiani sono rincoglioniti? Questa è una parola forte, ma quella di dire Berlusconi presidente è una truffa mediatica”.
Sulla mancata candidatura: “Mi hanno tirato per la giacchetta in Molise per candidarmi, poi Renzi mi ha escluso. Si è fatto attorno una corte di cortigiani, vuole governare portando il partito dal quaranta percento al venti percento. Il giorno dopo le elezioni il Pd si dovrà interrogare sulla propria classe dirigente. Io quando mi sono messo a fare politica sono stato tra i fondatori dell’Ulivo. Sono nell’area centrosinistra ma quando andrò a votare non voterò centrosinistra. Dal giorno dopo il quattro marzo, però, mi piacerebbe contribuire alla ricostruzione del centrosinistra”.