“Cari connazionali, in queste ore le schede elettorali per il rinnovo del Parlamento italiano arriveranno nelle nostre case e ciascuno di noi potrà esprimere liberamente il suo voto. Vi invito a votare per il Partito Democratico, l’unico partito sensibile alle istanze degli italiani residenti all’estero come me e come voi”. Inizia così il messaggio che Francesco Pascalis, candidato Pd alla Camera e residente in Australia, ha inviato ai connazionali attraverso la sua newslist.
“Se vi sta a cuore l’Italia, il made in Italy, la diffusione della nostra lingua, i servizi consolari e la tutela delle vostre pensioni, votate per il Partito Democratico. Vi chiedo di dare al Partito Democratico la fiducia per continuare il lavoro avviato”.
Dopo avere ricordato i successi ottenuti dal governo Pd nell’ultima legislatura e in particolare nell’ultima legge di Stabilità, Pascalis sottolinea: “Nella Circoscrizione Estero ogni voto è determinante. Da 35 anni vivo e lavoro con la comunità italiana, la conosco bene e ne faccio parte integrante. Ritengo perciò di essere la persona ideale per rappresentarci nel Parlamento italiano”.
“Sono stato assistente parlamentare, ho lavorato per importanti organizzazioni comunitarie prima a Brisbane e poi a Melbourne, nel campo della fornitura di servizi educativi ed assistenziali a favore degli italiani all’estero. Ho lavorato presso il Ministero per gli Italiani nel Mondo e per il Consiglio Generale degli Italiani all’ Estero (CGIE)”.
“Dal 2015 ricopro la carica di Presidente del Comitato Italiani all’Estero per il Victoria e la Tasmania (Com.It.Es), un ruolo che mi permette di avere un constante contatto sia con gli italiani delle grandi migrazioni del dopoguerra, sia con i “nuovi arrivati”. In questo quadro, ritengo di avere l’esperienza, le capacità e le idee per rappresentare la comunità italiana, sia quella di oggi che quella di ieri”.
“Sento che la mia candidatura nelle liste del PD nella Circoscrizione Estero è un’importante occasione – conclude Francesco Pascalis – per contribuire in maniera concreta all’interno del Parlamento nazionale”.