Il Sen. Aldo Di Biagio è candidato alla Camera dei Deputati con la lista Civica Popolare, nella ripartizione estera Europa. Proprio in queste ore stanno arrivando a casa degli italiani nel mondo i plichi elettorali per votare. “La sensazione è che si sia giunti all’apice delle dinamiche di confronto con gli elettori, di informazione e di approfondimento”, osserva Di Biagio a colloquio con Italiachiamaitalia.it, “in uno scenario in cui il sentimento prevalente tra gli italiani resta quello di confusione, per la miriade di liste che si sono presentate, ma anche per le contraddizioni – di programma, di promesse e di slogan – che arrivano da Roma”.
“Ammetto con serenità che bisogna lavorare un poco in più rispetto ai precedenti appuntamenti per far capire ai connazionali che le persone perbene esistono e che a parlare devono essere i fatti – per chi come me li ha realizzati – e non solo chi promette e millanta senza basarsi su un progetto concreto e lungimirante”.
“Malgrado tutto – osserva il senatore – sto incontrando tanti connazionali interessati e disposti ad approfondire, in pochi si lasciano imbonire dalle promesse che arrivano dai dilettanti della politica o dai populisti dell’ultima ora e credo che questo marcherà la differenza l’Italia e la Circoscrizione estero in termini di feedback elettorale”.
Vediamo che sta girando il territorio. Quali le tappe?
Nelle scorse settimane ho fatto degli incontri con alcuni amici e referenti delle comunità italiane in Istria, ed ho avuto modo di fare diverse tappe in Germania, poi Belgio e Svizzera. Ho partecipato ad incontri con le nostre comunità, illustrato il programma e spiegato quanto fatto negli ultimi anni in Parlamento. Devo dire che l’attenzione dei connazionali è stata ammirevole, ed è capace di infondere la giusta energia per procedere nel percorso di valorizzazione del progetto di Civica Popolare in Europa.
Di cosa le parlano i connazionali quando la incontrano?
Sappiamo bene che le questioni dirimenti sono molteplici e variano, da paese a paese e tra comparti operativi e la capacità di un candidato di offrire risposte a questa varietà di input caratterizza la concretezza dei programmi politici di cui il candidato stesso si fa garante.
Cosa le chiedono? Quali le loro principali necessità?
L’attenzione dei connazionali si focalizza in particolare sulla qualità dei servizi erogati dalle strutture consolari, sulla lentezza di risposte ed appuntamenti e le conseguenze derivanti dalle chiusure selvagge che si sono registrate negli ultimi anni, senza trascurare la sperequazione in termini di diritti, sotto il profilo assistenziale e fiscale, tra italiani residenti all’estero magari in ragione di errate interpretazioni normative o per rettifiche di disciplina che tardano ad arrivare: faccio riferimento – per fare degli esempi – alla questione dell’imposta Imu sulla prima casa, sulle criticità che condizionano i pensionati ex-inpdap residenti all’estero e sulle debolezza del sistema assistenziale per chi è indigente.
SEGUI ITALIACHIAMAITALIA, PER TE CONTENUTI ESCLUSIVI: FOTO, VIDEO, NEWS IN TEMPO REALE. GRATIS!
Un discorso a parte lo merita la situazione di criticità che al momento condiziona i nostri connazionali in UK, nello scenario post brexit, che io personalmente sto seguendo da mesi nella mia veste di relatore dell’affare assegnato al Comitato per le questioni degli italiani all’estero, presieduto dal collega Micheloni, che da più di un anno si occupa di individuare – attraverso un confronto serrato con istituzioni e interlocutori italiani e britannici – gli strumenti di tutela più adeguati per salvaguardare i diritti acquisiti dai cittadini residenti, che ci ha condotto ad ottenere un impegno preciso del Governo che con il premier Gentiloni è impegnato in prima linea nel dialogo con Londra in questa fase negoziale.
Devo ammettere che tra le questioni di maggiore rilievo spicca anche l’attenzione verso la tutela della lingua italiana,
e credo che sia metafora della riscoperta dell’identità nazionale da parte dei nostri connazionali e non solo quelli di vecchia emigrazione.
Perché votare Aldo Di Biagio?
Semplicemente perché alla fantasia delle promesse, alle chiacchiere da bar e al dito puntato contro i politici indistintamente, bisogna preferire la credibilità dei fatti e la serietà dell’impegno e credo su questo punto di poter offrire molto, forte di due legislature che mi hanno consentito di mettermi al servizio dei connazionali, offrendo impegno, caparbietà e costanza operativa così come dimostrano i dati sapientemente registrati sul sito di Openparlamento, dove spicco tra i parlamentari più presenti ed attivi, in totale controtendenza rispetto all’assenteismo e alla presenza aleatoria e sicuramente poco funzionale di molti colleghi eletti all’estero.
Credo di offrire un progetto solido, ispirato ai valori del popolarismo europeo, riferimento da cui partire per ripensare ad un Paese forte in Europa e credibile in sede multilaterale. In questo momento storico abbiamo bisogno di concretezza per il nostro Paese, offrendo soluzioni ai problemi dei nostri connazionali rendendoli, nel contempo, parte attiva di un progetto di rinnovamento dell’Italia. Un’Italia oltre l’Italia, da rispettare con idee chiare e con un programma realizzabile, a cui facciano da garante ciò che è stato realizzato ed ottenuto da gente seria.