“Nessuna possibilità di coalizione con il Partito Democratico. Siamo distanti dal Pd per storia, tradizione, ideologia e valori”.
A ribadirlo ancora una volta è Silvio Berlusconi. Il Cavaliere interviene a Milano a una conferenza stampa con il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Ed è l’occasione per parlare anche di politica nazionale.
Silvio si sente il Berlusconi del ’94: “Sento un clima di simpatia nei miei confronti che non sentivo da tempo, sono fiducioso che potremmo raggiungere il 25-30%”.
Berlusconi e Salvini, poi Giorgia Meloni, il centrodestra unito. Funziona la formula?
Con la Lega “siamo insieme dal 2001 senza nessuna pausa e senza nessuna difficoltà a trovare degli accordi. L’unica divergenza che si è appalesata” con Matteo Salvini “è stata quella che riguardava l’euro. Salvini era fermo sul convincimento che noi dovessimo recuperare la nostra sovranità monetaria, rinunciando all’euro”.
“La prossima settimana verificherò se quello che so attraverso i nostri collaboratori che si sono parlati è vero, e cioè che lui ha cambiato posizione rendendosi conto delle difficoltà enormi che avremmo nell’uscire dal sistema euro”, spiega il leader di Forza Italia.
Da parte sua Matteo Salvini replica così, con una breve nota: “Da lunedì a giovedì prossimi sarò al lavoro a Strasburgo, ma nella giornata di venerdì 27 farò il possibile per incontrare Berlusconi per parlare di programmi e del futuro dell’Italia”.
Intanto pare che Silvio e Matteo su una cosa siano senz’altro d’accordo: “Il futuro leader del centrodestra lo decide chi ottiene più voti”.
Berlusconi durante il suo intervento a Milano a parlato dei “voltagabbana” in Parlamento, tanti di questi sono anche nel suo partito: “I numeri di cambi di casacca in questo Parlamento sono allucinanti. Dunque è assolutamente giustificata questa non fiducia da parte di molti elettori nella validità del loro voto”.
Non poteva mancare il solito attacco al Movimento 5 Stelle: “Sono qui per senso di responsabilità perchè l’alternativa alla nostra parte politica è costituita da un partito ‘ribellista’, il M5S, un partito pauperista e giustizialista, che nel suo programma cela delle situazioni molto pericolose per tutti i cittadini”.
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