Siamo davvero in piena campagna elettorale. I diversi leader politici se ne danno di santa ragione, senza esclusione di colpi. Nelle ultime ora è toccato a Pierferdinando Casini tornare all’attacco e prendersela con destra e sinistra. E così, in un’intervista radiofonica, ricorda che Silvio Berlusconi “è visto con terrore dall’Europa”, ancora oggi. “Non credo che all’estero le boutade elettorali di Berlusconi abbiano contribuito a dare una bell’immagine dell’Italia, cosi’ come l’idea che gli italiani possano crederci". E su Twitter il leader Udc cinguetta così: “Quando Berlusconi dice restituiremo l’Imu siamo su ‘Scherzi a parte’…. lo dicono anche i sindaci della Lega Nord che sono suoi alleati”.
Poi Casini rivolge lo sguardo a sinistra: “Bersani ha la sua coalizione con Vendola, prenda la maggioranza a Camera e Senato se ne e’ capace. Piu’ di questo non possiamo dire”, ha ribadito il leader centrista a una manifestazione elettorale a Enna. “Non e’ che quest’area politica e’ nata per essere stampella, perche’ noi non saremmo stati di questa partita e Monti non sarebbe salito in politica se il suo traguardo fosse stato cosi’ miserando. Noi lavoriamo per vincere. Non vinceremo, vincerà Bersani? Auguri, governi…”.
In Sicilia Casini dice no al federalismo irresponsabile della Lega, “no ad un federalismo pasticcione e confuso che ha finito per dare di piu’ a chi ha gia’ e meno a chi deve avere solidarietà. Abbiamo in questo momento un irresponsabile che propone di tenere il 75 per cento delle risorse al Nord. Il che significa che se uno ha una azienda con la sede legale a Milano, ma oltre 200 dipendenti a Napoli o in Sicilia, le tasse le paga al Nord".
Nella terra che ha visto il Movimento 5 Stelle diventare il primo partito dell’isola, non poteva mancare un riferimento a Beppe Grillo: "Grillo non e’ la febbre ma e’ il termometro che misura la temperatura. Grillo sta semplicemente misurando la distanza enorme che si e’ prodotta tra la politica e l’opinione pubblica. Ma Grillo non e’ la soluzione". "E’ chiaro che anche chi vota Grillo sa bene che non risolvera’ i problemi dell’Italia, ma votandolo da’ una mazzata il piu’ forte che sia possibile alla politica. Noi dobbiamo fare un altro discorso, perche’ noi apparteniamo alla politica con quello che di positivo e di negativo la politica ha, ma anche con la convinzione che se non e’ la politica a governare i processi, la societa’ non sara’ mai governata. Per cui noi non possiamo fuggire dalla realta’. Dobbiamo farci carico del basso livello di legittimazione politica che noi abbiamo. Ma questo e’ un banco di prova che dobbiamo affrontare. E dobbiamo affrontarlo senza pensare che ci sia un complotto contro la politica".
"FIERA DELLE PROMESSE E’ SCANDALOSA" "Se io fossi una persona che non ha particolare dimestichezza con la politica, applicherei un principio: l’unico che non mi fa promesse lo voto. Perche’ una delle cose piu’ scandalose che c’e’ in questa campagna elettorale e’ la fiera delle promesse. E’ incredibile come oggi si propongano come demiurghi nella soluzione dei problemi quegli stessi che proprio quei problemi hanno causato direttamente. E’ chiaro che c’e’ uno spartiacque tra la serieta’ e la buffoneria, tra la demagogia e le scelte impopolari, tra la capacita’ di scegliere quale sia la strada e le boutade che tanto non costano niente: ieri un milione di posti di lavoro, oggi la restituzione dell’Imu, magari in contanti con i soldi presi dalla cassa depositi e prestiti. Sono cose che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra e che non sarebbe nemmeno serio stare qui a contestare, ma che sono diventati gli argomenti su cui si sta costruendo la campagna elettorale".
LISTA MONTI CI PENALIZZA? NON E’ PROBLEMA “Giustamente Berlusconi dice che sono vecchio, e non sempre dice sempre cose sbagliate. Ha ragione, sono vecchio ed ho una certa esperienza politica per cui sapevamo benissimo che nei sondaggi la lista Monti sarebbe stato in vantaggio su quella dell’Udc. Era ovvio che questa situazione ci penalizzasse, ma per me non e’ un problema: noi abbiamo fatto un investimento sul futuro. Abbiamo sofferto terribilmente di solitudine. Io non ne posso piu’ di stare solo. In politica la solitudine non e’ una cosa cosi’ piacevole”.
SI’ A DIRITTI, MA MATRIMONIO E’ TRA UOMO E DONNA "Io ho tantissimi amici gay, rispetto molto le opzioni sessuali di ciascuno, non mi permetto di dare giudizi, ma ritengo che il matrimonio sia tra uomo e donna e che qualsiasi omologazione tra il matrimonio gay e il matrimonio per come io lo intendo e per come lo si intende comunemente e’ una cosa profondamente sbagliata". "Per cui io in Parlamento, indipendentemente dai vincoli di coalizione, di maggioranza e di minoranza, votero’ perche’ il matrimonio sia tra un uomo e una donna, e mi sembra anche abbastanza assurdo doverlo precisare. Non e’ detto che l’Europa sia sempre e comunque da imitare. Ad esempio alcuni paesi del nord Europa hanno legalizzato dei movimenti che facevano anche apologia della pedofilia, non credo che per questo l’Europa sia un esempio da imitare. Detto questo: sulla concessione dei diritti,sulle coppie di fatto, problemi ereditari, di assistenza sanitaria, certamente, pero’ poi stop, il matrimonio e’ tra uomo e donna".
Discussione su questo articolo