Servizi sempre più personalizzati, semplici, accessibili e personalizzati per ogni tipologia di destinatari. Questo l’obiettivo del processo di digitalizzazione che sta intraprendendo l’Inps grazie anche alle risorse del Pnrr. Si tratta di 180 milioni che saranno destinati, in due anni, a diversi progetti di innovazione tecnologica, formazione del personale e servizi innovativi. Oggi in conferenza stampa il presidente Pasquale Tridico sottolinea che “il cambiamento tecnologico è iniziato poco prima della pandemia. Ora grazie al Pnrr arriveranno circa 180 milioni, di cui 8 per la formazione del personale, 140 per l’innovazione dei servizi digitali e 34 per il portale”.
Nell’ambito del Piano l’Istituto ha finora individuato 110 progettualità per i servizi destinati a Disabilità, Pensionati, Famiglie, Stakeholder e intermediari, Lavoratori, Cittadini. Alcuni esempi: la Disability Card, un documento su supporto magnetico che permette alle persone con disabilità di accedere a servizi e agevolazioni loro riservate e la domanda di reversibilità precompilata e automatizzata: a seguito di un lutto, un sms invita il coniuge superstite ad accedere alla propria area riservata MyInps, per presentare la domanda di reversibilità che troverà già precompilata. Complessivamente, da settembre 2021 a febbraio 2022, le domande precompilate sono state 20.540, di cui 14.180 nel 2022.
E poi il Consulente digitale delle pensioni con cui l’Istituto stima di raggiungere a breve 700.000 utenti a cui sarà suggerito di verificare il diritto a prestazioni integrative della pensione percepita. E poi la consulenza virtuale per scenari pensionistici futuri, il servizio “PensAMi” che accompagna l’utente nel percorso di approfondimento della propria situazione previdenziale. Gli accessi al servizio, tra febbraio e aprile 2022, sono stati circa 200.000. Il Portale delle famiglie fornisce servizi integrati, trasversali e proattivi per agevolare e supportare genitori e figli. Infine il servizio Assegno unico permette di riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli. Dal 1° gennaio sono state già presentate domande per 5.000.000 di beneficiari.
L’investimento, rivendica Tridico, non è solo in tecnologia ma anche in personale: “A causa di un tasso di pensionamento molto elevato siamo scesi a 24.000 dipendenti, il nostro livello di fabbisogno è stimato su 30.000. Ce ne mancano quindi 6.000 che assumeremo nel prossimo biennio”.
Il direttore generale Vittorio Caridi sottolinea che l’Inps “sta portando avanti un percorso di cambiamento tecnologico, culturale e di processo che richiede un aggiornamento continuo per avere servizi sempre più personalizzati e proattivi come le domande precompilate e l’utilizzo dei dati già in possesso dell’Istituto”.
Per Rocco Lauria, direttore centrale Organizzazione e Comunicazione interna l’Inps “è la casa degli italiani il pilastro del welfare e quindi deve avere un modello inclusivo e differenziato”. Massimiliano D’Angelo, direttore centrale Tecnologia informatica e innovazione, osserva che gli obiettivi “da portare a termine tra il 2022 e il 2023 sono molto sfidanti. Il pre requisito per i nostri servizi- osserva- è che siano direttamente fruibili dai cittadini”.
Infine Giuseppe Conte, direttore centrale Formazione e sviluppo risorse umane, evidenzia anche “non ci può essere vero cambiamento se questo non si basa sulle persone che lavorano nell’Istituto. Il Pnrr prevede una formazione digitale che metta i dipendenti in condizione di svolgere al meglio il proprio lavoro e in grado di progettare e gestire il cambiamento”. Sono previsti 16 progetti formativi che hanno già coinvolto 2.435 persone.